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    Juvemania, Thiago Motta ha un punto in meno di Allegri. Oltre a Vlahovic, altri due casi: Danilo e Douglas Luiz

    Juvemania, Thiago Motta ha un punto in meno di Allegri. Oltre a Vlahovic, altri due casi: Danilo e Douglas Luiz

    • Cristiano Corbo
    Perché l'ha fatto? A fine primo tempo, tutti i tifosi juventini erano esattamente lì, a chiedersi i perché di una scelta scellerata: prima apparentemente, poi confermata pure dai fatti. Thiago Motta è stato il protagonista di Juventus-Napoli dopo aver passato la vigilia a dire che in campo ci vanno i giocatori, che Vlahovic stava bene ed era positivo, che questa squadra non aveva certo problemi offensivi ("sono stati due pareggi diversi"). Eh: il campo ha parlato, e l'ha smentito in maniera piuttosto chiara e altrettanto netta. 

    Così la Juve si ritrova esattamente dove non voleva ritrovarsi: al terzo pareggio di fila, senza concretizzare una produzione offensiva che pure a tratti è sembrata evidente, e in attesa di capire se il distacco in campionato inizierà a dare indicazioni più chiare e a spezzare i primi sogni. Soprattutto, ecco, a fare i conti con un po' di casi interni che i bollori per Thiago non devono nascondere. Vlahovic su tutti, ma non solo. 

    Se la situazione DV9 sembra tener banco più di ogni altra - troppo palese e forte, la scelta di Motta di rinunciare al giocatore più forte sullo 0-0, a fine primo tempo -, non vanno sottovalutati anche gli altri casi: perché a Danilo viene preferito ancora un impacciato Savona? Perché Douglas Luiz non trova spazio in gare così chiuse, pur avendo i guizzi per sbloccare partite contro difese estremamente chiuse? Signori, urgono risposte. 

    E urgono pure differenti su Vlahovic, perché la scelta di Motta è sembrata più di principio, altro che tattica. E perché da una batosta così, quel DV9 così sensibile, potrebbe metterci un po' di più a riprendersi, non facilitando certo il momento complicato della Juventus

    Insomma: non è il Mulino Bianco. Ci sono problemi come in tutte le squadre, solo che la Champions e l'effetto Motta fungono da distrazioni di massa, come un dissing ben riuscito. Punti alla mano, la Juve ne ha già uno in meno rispetto all'ultimo Massimiliano Allegri, partito come un razzo e salutato dopo una coppa, ma a stagione mica finita. Fa riflettere. O meglio: deve far riflettere. Se anche a Genova la Juve dovesse fallire sul fronte offensivo e del risultato, come si potrebbe non iniziare a mettere in discussione Thiago Motta e il suo lavoro? Siamo solo alla quinta giornata - conclusa - e già il cielo sopra Torino si copre di un po' di nuvole. E in bocca al lupo a Thiago, sarà alla prima settimana piena da allenatore della Juventus: quella in cui non si fanno tanti sconti. 
     

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