
In Copertina - Isaksen è l’arma in più della Lazio: la sua stagione è un premio alla pazienza
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Il suo goal all’Atalanta, pesantissimo per la corsa Champions, arriva infatti dopo l’ottima prestazione del lunedì precedente quando era stato uno dei pochi a salvarsi nella Lazio fermata sul pari dal Torino e poche settimane dopo il super goal realizzato in Repubblica Ceca in Europa League, con la sua squadra ridotta in nove uomini ma capace di piegare il Viktoria Plzen proprio grazie a un suo sinistro straordinario.
Pagato 13 milioni, Isaksen - come talvolta capita a chi arriva da campionati diversi e meno competitivi - aveva fatto fatica a entrare subito nei meccanismi di Sarri e della Serie A e la sua prima stagione italiana si era conclusa con tanti punti interrogativi a contorno di qualche sprazzo di talento che era stato comunque in grado di fare intravedere.
Bollato troppo frettolosamente come “giocatore da lasciar partire se si vuole alzare l’asticella” Isaksen è andato avanti a testa bassa e la pazienza - sua e della Lazio - è stata adesso ricompensata. Il danese è un elemento chiave per il gioco di Baroni e la sua valutazione si è triplicata in meno di due anni.
E se il finale di stagione dei biancocelesti è ancora ricco di obiettivi e speranze buona parte del merito è proprio di questo ragazzo arrivato dal Midtjylland e nel quale - all’inizio ma non solo - credevano davvero in pochi.
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