
Ancelotti e le finali di Champions col Milan: "Nel 2005 la migliore, i rigori oggi non sarebbero validi. Poi il destino..."
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“Nella finale del 2003 ho mandato al tiro tre difensori che erano Serginho, Kaladze e Nesta perché non trovavo altri. Vero anche che avevo tolto Pirlo e Rui Costa ma non è stato semplice trovare cinque tiratori. Cosa che ho trovato nel 2005 (contro il Liverpool a Istanbul, ndr), tutti bravi, solo che c’era Dudek che, con le regole di oggi, si sarebbero tirati di nuovo tutti i rigori”.
Cosa è successo a Istanbul nel 2005? “Ho fatto i complimenti ai giocatori per quello che avevano fatto, ribadisco il concetto che gli inglesi non mollano mai e che sarebbe stato importante fare bene l’inizio della seconda parte. Poi è successo quello che è successo. Noi il secondo tempo lo iniziamo bene, ha avuto una palla Shevchenko e si poteva andare 4-0: poi ci sono stati sei minuti di follia. Poi però abbiamo ricominciato e abbiamo fatto bene. Tra tutte le finali giocate dalle mie squadre, quella a livello tecnico è la finale migliore”.
Con la vittoria nel 2007 ti sei liberato di quello che era successo due anni prima? “Sì. Era un segno del destino. Il fatto di rigiocare una finale dopo due anni era un segno del destino”.
Il gol di Inzaghi in finale di Champions del 2007 su punizione di Pirlo: “Potrei dirti che era uno schema preparato ma no (ride, ndr). Pirlo che tira addosso ad Inzaghi… Pensa che era successo anche in un derby mesi prima. Invece il secondo gol, l’assist di Kaká, era uno schema preparato”.
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