Calciomercato.com

  • AFP via Getty Images
    Inter, la parabola di Agoume: da colpo di Suning a un addio inevitabile. Quanto incassano i nerazzurri

    Inter, la parabola di Agoume: da colpo di Suning a un addio inevitabile. Quanto incassano i nerazzurri

    • Pasquale Guarro
    Il precampionato ce l’ha fatto scoprire in una nuova veste, quella di difensore centrale, ma è sempre stato chiarissimo che il futuro di Lucien Agoume sarebbe stato lontano da Milano, questa volta definitivamente. I dialoghi con il Siviglia sono molto avanzati, ormai siamo alla definizione degli ultimi dettagli e poi il centrocampista farà ritorno dove ha già giocato lo scorso anno a partire da gennaio e dove ha spinto personalmente per poter tornare. La trattativa è stata lunga, altri club si sono avvicinati al calciatore, ma Agoume non ha aperto le porte a nessuno che non fosse il Siviglia. Gli andalusi però sono alle prese con una situazione economica non florida e con le restrizioni imposte dal fair play finanziario, che tradotto significa pochi soldi da investire, motivo che ha dilatato i tempi della trattativa tra i due club. 

    Inter e Siviglia sono adesso vicine all’accordo per una cifra di circa 4,5 milioni di euro più un’alta percentuale sulla futura rivendita. Valutazione che in qualche modo racconta un po’ quella che è stata la parabola di questo calciatore in nerazzurro. Agoumé è arrivato all’Inter nel 2019, quando Suning aveva aperto a investimenti di grande valore verso i talenti da destinare al settore giovanile. In viale della Liberazione non ebbero dubbi, quel giovane del Sochaux, già capitano della Francia Under 17, sembrava destinato a grandi palcoscenici. E infatti, l’Inter versò oltre 7 milioni di euro nelle casse del club francese per assicurarsi le prestazioni del centrocampista, mandato poi a giocare in Primavera. 

    Le prime uscite con le giovanili non entusiasmarono ma c’era la sensazione che il calciatore giocasse un po’ con il freno a mano tirato, demotivato da un torneo che sentiva troppo al di sotto delle sue qualità. Insomma, Agoume si sentiva già un professionista e la Primavera gli andava stretta. Al momento della verità, però, ovvero quando l’Inter gli ha dato la possibilità di mettersi in mostra in prima squadra, il giovane Lucien si mostrò ancora acerbo per certi livelli, avviando la girandola di prestiti che lo ha portato allo Spezia, al Brest, al Troyes e, infine, al Siviglia, che adesso intende riscattarlo.

    Forse in Liga, Agoumé, ha trovato la sua dimensione, adesso che può anche contare su una maturità calcistica diversa. Ai tempi, uno dei più grandi equivoci fu proprio il ruolo: in molti pensavano che Agoumé fosse un play e invece in cabina di regia furono molte le lacune evidenziate. Forse più adatto in un centrocampo a due, Agoumé adesso è però cresciuto anche in personalità ed è pronto a ripartire dalla Spagna. L’Inter ci aveva creduto, ma nel calcio le cose non vanno sempre come speri.

    Altre Notizie