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  • Inter, crisi Lautaro: i compagni giocano per farlo segnare ma i numeri rispetto a un anno fa sono impietosi

    Inter, crisi Lautaro: i compagni giocano per farlo segnare ma i numeri rispetto a un anno fa sono impietosi

    • Alessandro Di Gioia
    "Lautaro non ha il senso del gol, ma si ferma al senso dell’occasione". Le parole di Fabio Capello fotografano al meglio il momento storico di Martinez, ancora una volta autore di una prova generosa nella semifinale di Supercoppa vinta contro l'Atalanta, ma ricca di errori marchiani sotto porta, situazioni sempre più frequenti che stanno contraddistinguendo la stagione del Toro nerazzurro. Tutto stranamente insolito, in particolare dopo l'anno d'oro trascorso fino alla scorsa estate, con lo scudetto, il record di gol e la vittoria della Coppa America: la rete col Cagliari in Serie A aveva interrotto un digiuno durato due mesi e sembrava potesse aver sbloccato definitivamente il capitano dell'Inter.

    I COMPAGNI GIOCANO PER FARLO SEGNARE - Invece, nella partita di ieri sera a Riyadh, Lautaro ha dimostrato di non essere ancora uscito dal tunnel, fallendo diverse occasioni da gol, di cui un paio clamorose: una sorta di maledizione, che finisce inevitabilmente per condizionare anche i compagni di squadra, come rimproverato sui social anche da parecchi tifosi nerazzurri. A causa di un motivo quasi inevitabile in situazioni del genere, gli altri calciatori finiscono per voler andare in soccorso dell'attaccante in crisi e spesso giocano per farlo segnare: l'esempio più eclatante si è riscontrato sul finire della gara contro l'Atalanta, quando Mehdi Taremi, un altro che avrebbe gran bisogno di fare gol, visto che finora ne ha messo a segno appena uno in venti partite nella sua avventura milanese, arrivato dinnanzi alla porta, ha preferito tentare il passaggio verso il proprio capitano piuttosto che calciare in porta a quasi botta sicura.

    NUMERI IMPIETOSI RISPETTO A UN ANNO FA - Un riflesso incondizionato che però rischia di condizionare le partite, nelle quali il distacco con l'avversario non risulti così ampio come avvenuto ieri sera. Una precauzione quasi offensiva, nei confronti di un calciatore che ha realizzato 7 gol in 23 partite fino ad ora, con una media di una rete ogni 232 minuti, ovvero due partite e mezzo. Certo, numeri impietosi rispetto a un anno fa, quando il Toro chiuse la stagione con 27 gol in 44 partite, praticamente una rete ogni partita e mezzo. Il lavoro che mette a punto per la squadra salva comunque la sua prestazione, ma all'attaccante per eccellenza non può certo bastare,

    DUE GOL NEGLI ULTIMI DUE MESI, ORA JUVENTUS O MILAN - Le statistiche al momento condannano il capocannoniere dell’ultima Serie A e della Coppa America: sono solo 6 i gol in campionato, più uno in Champions, con appena due gol negli ultimi due mesi. Inzaghi lo ha comunque difeso ed elogiato: Lautaro, fresco di rinnovo e adeguamento di contratto fino al 2029, vorrà migliorare lo score di 136 reti in nerazzurro già a partire dalla finale di Supercoppa, prevista per lunedì contro una delle due rivali storiche, Juventus o Milan, con i rossoneri tra le vittime preferite del numero 10 dei campioni d'Italia.

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    Utente Cm 912207
    Utente Cm 912207

    Il tanto Osannato Vlaovic e allo stesso livello solo che Lautaro da molta apprensione ai difensor...

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