Calciomercato
Atalanta, offerta per Retegui: le alternative come sostituto di Scamacca
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CAMBIO MODULO?- La pista Nico Gonzalez si è raffreddata, l'attaccante argentino sembra più vicino alla Juventus, ma non è del tutto scomparsa: acquistando lui e O'Riley mister Gasperini cambierebbe il modulo al suo tridente già dinamico, senza punte né punti di riferimento ma con tanti esterni d'attacco e trequartisti capaci di inserirsi in area e far perdere l'orientamento ai difensori nemici, spaziando dalla destra alla sinistra e scambiandosi di posizione a gara in corso. Uno stratagemma che può essere adottato già a Varsavia, con Koopmeiners dietro a Lookman e De Ketelaere.
MILIK E SIMEONE- Per la prima punta invece l’Atalanta sta vagliando tutte le piste, ma con un unico, fondamentale, requisito: si cerca un centravanti già pronto, che conosca bene la Serie A e il calcio internazionale. Tanti i nomi che stanno girando in queste ore, diversi i sondaggi fatti dalla società. Innanzitutto, per Milik, il trentenne della Juventus che può garantire una certa stazza fisica grazie ai suoi186 cm, un acquisto abbastanza automatico dato il rapporto tra i due club, col polacco che andrà in scadenza di contratto a giugno 2026. La scorsa stagione ha firmato 8 gol in 36 partite. Il secondo nome sulla lista dei desideri è quello di Simeone, maturo quanto basta grazie ai suoi 29 anni: il centravanti è ingabbiato nel Napoli, che vuole alleggerire il suo parco attaccanti e il ds nerazzurro Tony D’Amico lo conosce e lo apprezza fin dai tempi dell’Hellas Verona. Non è però l'unica punta monitorata tra i partenopei: c'è anche Cheddira. Senza dimenticare la pista che porta all'argentino naturalizzato italiano del Genoa, Mateo Retegui, per il quale c'è un'offerta sui 20 milioni di euro.
BETO E ABRAHAM - Oltre all'ex fiamma Pinamonti, ad oggi forse un profilo che piace meno per caratteristiche, è tornato nella lista dei desideri Beto, ex Udinese ora nell’Everton, proprio grazie a quella struttura fisica che lo accomuna a Milik. Qui l'ostacolo è lo stesso Everton, che difficilmente lo lascerà andare. Nelle ultime ore ha ripreso piede anche l’ipotesi Abraham, vecchio pallino della dirigenza nerazzurra (che l’aveva corteggiato l’estate 2021 in cui passò alla Roma), ma è da prendere in considerazione la facilità con cui incappa negli infortuni: problemi muscolari, infortuni alla spalla e proprio al legamento crociato. C'è da dire che lui forse sul Milan sta cambiando idea: tra i rossoneri potrebbe finire dietro le gerarchie, oscurato da Morata, a Bergamo sarebbe invece un sicuro titolare.
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