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Il Napoli non c'è, Higuain non perdona: 1-0 per la Juve, che si porta a -1
Nel secondo anticipo della 15esima giornata di Serie A, Massimiliano Allegri si affida al 4-3-2-1, con il fischiatissimo ex Gonzalo Higuain che recupera dopo l'operazione alla mano e parte titolare. Pronti, via e proprio il Pipita si rende pericoloso, ma Reina in uscita sventa il suo pallonetto. La risposta è affidata a Insigne, che impegna Buffon dalla distanza, ma a sbloccare la gara è proprio il bomber argentino, bravo a sfruttare una verticalizzazione di Dybala e a battere il portiere spagnolo per il quinto gol in cinque sfide contro il Napoli. Higuain sfoga tutta la rabbia e il nervosismo per i fischi e gli insulti dello stadio nell'esultanza, durante la quale porta più volte la mano all'orecchio, a provocare i suoi vecchi tifosi. Gli azzurri provano a reagire, ma la manovra non è fluida come nelle serate migliori e Hamsik, Callejon e Mertens non si rendono mai pericolosi.
Nella ripresa il Napoli spinge alla ricerca del pareggio, ma non riesce a impegnare mai Buffon, se non con tiri dalla distanza. A sfiorare il gol è invece la Juve, con Matuidi che calcia al volo a tu per tu con Reina, ma lo spagnolo con un miracolo riesce a deviare in calcio d'angolo. Il più ispirato della banda Sarri è Insigne, pericoloso con un sinistro che muore a fil di palo, prima di uscire per un fastidio all'inguine. Il forcing finale non produce esiti: finisce 0-1, la Juve si riporta a ridosso del Napoli e riapre la corsa scudetto.