Redazione Calciomercato
Juventus: difesa d'ufficio per Thiago Motta, ma fino a quando? L'Inter e il PSV possono cambiare qualcosa
- 19
La situazione è grave ma non è seria. Ci scuserà Ennio Flaiano, che parlava all'epoca di politica e certamente non di calcio. Ma questa espressione si sposa benissimo con la situazione attuale in casa Juventus, che inizia a generare una certa preoccupazione e conseguenti tensioni. La brutta sconfitta interna contro il Benfica, la seconda consecutiva dopo quella in rimonta per mano del Napoli, ha iniziato a sollevare i primi interrogativi sull'operato di Thiago Motta. La difesa d'ufficio arrivata a più riprese, anche nelle scorse ore, da parte del club era praticamente scontata e non deve sorprendere. Una scelta convinta e portata avanti da almeno un anno, quando presero piede in maniera concreta i primi contatti tra l'allenatore italo-brasiliano e Cristiano Giuntoli. In quei momenti si segnava il destino di Massimiliano Allegri e prendeva forma il progetto del club bianconero. Un progetto di cui oggi però si fatica a riconoscere i contorni, alla luce dei tanti accadimenti in questa finestra di mercato invernale.
Un progetto del quale il tecnico è ovviamente il protagonista principale, l'uomo nuovo che rappresenta un punto di totale rottura col passato e idealmente un salto verso il futuro. Ebbene, al netto delle legittime perplessità sulla qualità del gioco proposto sin qui e l'efficacia dello stesso, i risultati raccolti non sembrano esattamente il viatico migliore verso un avvenire radioso. Diversi degli acquisti dell'estate non sono stati valorizzati (Koopmeiners in testa), tantissimi componenti della Juventus degli scorsi anni sono finiti ai margini o addirittura sono stati spinti verso l'uscita, alcuni dei quali in maniera piuttosto brutale. Una responsabilità ovviamente da condividere con la società, tenendo conto di esigenze tecniche chiaramente ma anche di considerazioni di carattere economico. Calciatori di spessore anche in termini di carisma all'interno dello spogliatoio – ma forse troppo legati al vecchio corso di Allegri – sono stati ceduti senza troppi complimenti: Szczesny, Rabiot, Danilo e Chiesa non avrebbero sfigurato al cospetto di molti dei nuovi titolari di questa stagione, così come giovani di sicuro talento come Huijsen e Soulé sono stati forse sacrificati con eccessiva leggerezza.
Le valutazioni effettuate dalle alte sfere dirigenziali e da Giuntoli, nelle vesti di massimo responsabile dell'area tecnica, sono passate anche dall'approvazione di Thiago Motta, che al 1° febbraio non dà l'impressione di aver trovato ancora la formula giusta. Né dal punto di vista della proposta tattica né degli interpreti migliori per il suo modo di vedere il calcio. E la rinuncia deliberata ad un attaccante puro come Dusan Vlahovic, che secondo molti avrebbe dovuto tornare a brillare di luce propria col cambio di allenatore, è un altro punto tutt'altro che a favore. Se i prossimi due appuntamenti di campionato contro Empoli e Como sembrano offrire una sponda al desiderio di rilancio della Juventus e del suo tecnico, la sensazione è che lo scontro con l'Inter del prossimo 16 febbraio, nel bel mezzo del doppio playoff di Champions League col PSV Eindhoven, potrebbe offrire nuovi e più solidi argomenti sul futuro di Motta. Perché alla Juventus vincere – e ultimamente succede poco spesso – resta sempre l'unica cosa che conta. E che orienta (o dovrebbe farlo) ogni decisione, anche la più impopolare.
Tutti gli AGGIORNAMENTI in TEMPO REALE! Unisciti al canale WHATSAPP DI CALCIOMERCATO.COM: clicca qui
Un progetto del quale il tecnico è ovviamente il protagonista principale, l'uomo nuovo che rappresenta un punto di totale rottura col passato e idealmente un salto verso il futuro. Ebbene, al netto delle legittime perplessità sulla qualità del gioco proposto sin qui e l'efficacia dello stesso, i risultati raccolti non sembrano esattamente il viatico migliore verso un avvenire radioso. Diversi degli acquisti dell'estate non sono stati valorizzati (Koopmeiners in testa), tantissimi componenti della Juventus degli scorsi anni sono finiti ai margini o addirittura sono stati spinti verso l'uscita, alcuni dei quali in maniera piuttosto brutale. Una responsabilità ovviamente da condividere con la società, tenendo conto di esigenze tecniche chiaramente ma anche di considerazioni di carattere economico. Calciatori di spessore anche in termini di carisma all'interno dello spogliatoio – ma forse troppo legati al vecchio corso di Allegri – sono stati ceduti senza troppi complimenti: Szczesny, Rabiot, Danilo e Chiesa non avrebbero sfigurato al cospetto di molti dei nuovi titolari di questa stagione, così come giovani di sicuro talento come Huijsen e Soulé sono stati forse sacrificati con eccessiva leggerezza.
Le valutazioni effettuate dalle alte sfere dirigenziali e da Giuntoli, nelle vesti di massimo responsabile dell'area tecnica, sono passate anche dall'approvazione di Thiago Motta, che al 1° febbraio non dà l'impressione di aver trovato ancora la formula giusta. Né dal punto di vista della proposta tattica né degli interpreti migliori per il suo modo di vedere il calcio. E la rinuncia deliberata ad un attaccante puro come Dusan Vlahovic, che secondo molti avrebbe dovuto tornare a brillare di luce propria col cambio di allenatore, è un altro punto tutt'altro che a favore. Se i prossimi due appuntamenti di campionato contro Empoli e Como sembrano offrire una sponda al desiderio di rilancio della Juventus e del suo tecnico, la sensazione è che lo scontro con l'Inter del prossimo 16 febbraio, nel bel mezzo del doppio playoff di Champions League col PSV Eindhoven, potrebbe offrire nuovi e più solidi argomenti sul futuro di Motta. Perché alla Juventus vincere – e ultimamente succede poco spesso – resta sempre l'unica cosa che conta. E che orienta (o dovrebbe farlo) ogni decisione, anche la più impopolare.
Tutti gli AGGIORNAMENTI in TEMPO REALE! Unisciti al canale WHATSAPP DI CALCIOMERCATO.COM: clicca qui
Commenti
(19)Scrivi il tuo commento
...a me Motta piace ma, avevi Allegri che ha fatto le nozze con i fichi secchi, con questa squadr...