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    Lazio, Baroni: "Non credo che storicamente ci sia un altro derby così ravvicinato a una partita di coppa"

    Lazio, Baroni: "Non credo che storicamente ci sia un altro derby così ravvicinato a una partita di coppa"

    • Tommaso Fefè
      Tommaso Fefè
    Un derby con vista sull'Europa. Domani la Lazio nella stracittadina proverà a pareggiare il conto degli scontri diretti con la Roma (che aveva vinto l'andata 2-0) e ad allungare sui cugini in classifica nella corsa al 4° posto. Al contempo però i biancocelesti proveranno anche a rialzarsi dopo  il tonfo a Bodo e a ritrovare entusiasmo ed energie per la gara di ritorno contro i norvegesi. L'allenatore Marco Baroni in conferenza stampa ha presentato così la partita in conferenza stampa a Formello:
     
    SENTIRE LA PASSIONE - "Non credo che storicamente ci sia un altro derby così ravvicinato a una partita di coppa. Ma non fa niente. Si potrebbe giocare anche dopo un'altra partita perché è talmente straordinaria da fare storia a sé. Ci sarà tutta l'energia possibile e immaginale grazie ai nostri tifosi. La gara d'andata come tante altre ci hanno insegnato qualcosa. Sappiamo di dover fare una partita di vigore e di voglia. Dovremo sentire che ci sono i tifosi che vanno al lavoro, i bambinii che vanno a scuola ognungo con la propria fede calcistica da difendere. Dovremo sentire la passione e i sacrifici che le persone fanno per supportarci. Questo deve fare la squadra".

    SCORIE - "Chiaro che giovedì alcune condizioni erano sfavorevoli. In questo senso la gara di ritorno sarà totalmente differente e per questo siamo convinti di avere tutte le chance di passare comunque il turno. La squadra però è consapevole della gara che ci aspetta domani. Oggi ci alleniamo e poi restiamo qui, per prepararci al meglio. Non pensiamo alle gare precedenti. La Roma è prima nelle ultime 15 partite, quindi è indiscutibile che in questo momento siano i più bravi, ma di certo non mancherà la determinazione per batterli domani".

    CHI GIOCA - "Belahyane st crescendo. è stato preso perché conoscevamo le sue qualità. Sarà della partita. Dia e Taty avevano trovato la capacità di integrarsi alla perfezione. Taty è stato al lungo fuori, ma deve stare sereno e non pensare ai 90  minuti. Deve sparare tutto quello che ha, partendo dalla semplicità. Per noi è un giocatore indispensabile, che ci darà una mano importante. La squadra ha trovato il suo equilibrio con il centrocampo a 2. Abbiamo avuto fuori per tanto tempo Dele e Vecino. Il vertice alto poi può essere più o meno offensivo, ma l'atteggiamento non deve mai cambiare. Domani proveremo ad arginare Dobvyk ma con tutta la squadra e non con un singolo. La squadra deve impegnarsi collettivamente in entrambe le fasi".

    SQUADRA CRESCIUTA - "Il risultato si fa tutti insieme. La squadra deve avere la sua identità e ritrovarsi nel gioco di insieme e nel sacrificio dall'inizio alla fine. Devo dire che ho sempre visto prestazioni centrate in questo senso, anche se a volte il risultato non è stato favorevole. Ai ragazzi ricordo sempre l'importanza della prestazione, perché solo quella ti porta ad avere risultati importanti. Considero la squadra cresciuta. Non siamo conservativi, questo è sicuro. Dobbiamo sempre dare tutto e in ogni partita non ci deve mai essere l'istinto di risparmiarsi. A volte ci sono gli avversari che riescono comunque a fare meglio di te, ma non bisogna mai perdere la consapevolezza della propria identità".

    ENTUSIASMO ED ENERGIE - "Cerco sempre di tenere la squadra più alta per far spendere energie agli avversari in costruziuone, anche se a volte questo ti espone a dei rischi. La squadra però sà cosa fare in certe situazioni. A Bodo abbiamo visto degli avversari che hanno fatto una prestazione fisica pazzesca, ma io ho grande fiducia nella mia squadra. L'entusiasmo e la gioia non devono mai mancare e quando si perde bisogna sentire il dolore fisico. Ma il calcio ti dà subito un'altra grande occasione per rifarti e perciò domani non dovrà mancare entusiasmo e voglia. L'atteggiamento in campo quando giochi così tante partite su tre fronti come siamo stati noi fino a poche settimane fa dipende anche dalle energie. Alcuni giocatori stanno facendo un percorso di crescita anche in questo. Molti non erano abituati alle tre partite, alla gestione del fisico e delle energie. Se siamo arrivati fin qui è perché siamo migliorati in un percorso e la cosa più bella ora è giocarsi queste partite importanti fino alla fine".

    CALCIOSCOMMESSE - "Sulla questione delle scommesse preferirei non pronunciarmi. Penso sia un qualcosa di assurdo. Io non ho mai contemplato certi attegggiamenti e nemmeno nei miei calciatori li ho riscontrati".

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    (3)

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    Felixino
    Felixino

    Non ha fatto proprio nessuna polemica. Sempre sti titoloni assurdi che non rispecchiano la verità...

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