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  • Danilo, bordata alla Juventus: "Fatto fuori per motivi non calcistici. Non faccio nomi, ma hanno smarrito la strada e l'identità"

    Danilo, bordata alla Juventus: "Fatto fuori per motivi non calcistici. Non faccio nomi, ma hanno smarrito la strada e l'identità"

    • Emanuele Tramacere
    Danilo Luiz da Silva, o più semplicemente Danilo, non è più un giocatore della Juventus. L'addio dell'ormai ex-capitano bianconero è stato ormai annunciato da tempo tramite rescissione contrattuale e oggi il brasiliano è pronto a ripartire nel suo Brasile con il Flamengo. Nel corso della conferenza stampa di presentazione con la sua nuova squadra il difensore, che già aveva attaccato Giuntoli e la società bianconera con il suo post di addio, ha calcato la mano andando più nello specifico. Ecco le sue dichiarazioni riportate dalla Gazzetta dello Sport.

    SEPARAZIONE - "La Juventus è stato probabilmente il club più importante della mia carriera. Ho costruito una storia meravigliosa con i tifosi, i giocatori e la città, dove sono stato molto felice per cinque anni e mezzo".

    FATTO FUORI NON PER MOTIVI CALCISTICI - "Negli ultimi tempi, con i cambiamenti interni e una certa programmazione probabilmente hanno capito che non ero adatto, ma non per motivi calcistici. Questo mi ha dato fastidio e fatto soffrire. Dal momento in cui ho avuto questa difficoltà, che non aveva nulla a che fare con le mie capacità in campo, ho capito che era arrivato il momento di cercare nuovi orizzonti perché questo mi faceva soffrire molto, e ho capito che dovevo andare in un posto in cui stare meglio”.

    IDENTITA' - “Ho sofferto molto, non credo valga la pena fare nomi. Ho scritto una lettera in cui ho parlato con il cuore e che dice molto di quello che penso in questo momento della Juventus, che tifo e tiferò per il resto della mia vita, perché ci sono stati momenti incredibili e magici".

    SMARRITA LA STRADA - "La Juventus è sempre stata famiglia, è sempre stata l'uno per l'altro, è sempre stata la cura dei dettagli e l'aspetto umano. E questo si è un po' smarrito negli ultimi sei mesi e credo che gli ultimi risultati ed eventi siano dovuti in gran parte alla perdita di questa identità, la famiglia, la cura dei dettagli, la cura del lato umano dei giocatori, delle persone che ci lavorano. Se al più presto si tornerà su questa strada, i risultati torneranno”.

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