Escort agli arbitri, sassate alle auto e accuse a Moggi: gli aneddoti dell'ex agente di Henry e Vieira
Escort per gli arbitri, prezzi di vendita di calciatori alzati per aumentare le commissioni agli agenti e pietre lanciate contro l'auto di un giocatore apposta per favorirne il trasferimento. C'è tutto questo nell'autobiografia di Marc Roger, ex agente, tra gli altri, di Henry e Vieira. L'Equipe ha pubblicato alcuni estratti del libro in uscita del francese, finito in carcere per 18 mesi e condannato per falso in bilancio quando era dirigente del Servette. E alcuni di questi riguardano da vicino la Juventus e il suo ex direttore generale, Luciano Moggi. La sera di una semifinale di Champions League del 1996, tra i bianconeri e il Nantes, il francese incontra "una bella bruna che va verso l'ascensore". Una volta chieste informazioni a un cameriere, la risposta sorprendente: era una escort chiamata per rilassare gli arbitri del match, non si sa da chi. SOLDI E SASSI - Sempre a proposito della Juventus, quando i bianconeri stavano trattando col Real Madrid la cessione di Zinedine Zidane, la prima offerta delle Merengues, secondo l'ex agente, fu di 67 milioni, ma "grazie all’aumento artificioso del prezzo la Juve versò quindi una commissione al figlio di Luciano Moggi, nominato dal padre come mandatario dei bianconeri per l’operazione". Infine, un aneddoto anche su uno dei giocatori gestiti da Roger, Claude Makelele: "Per forzare la sua cessione da parte del Celta Vigo al Real, presentai denuncia in commissariato raccontando che i tifosi avevano preso di mira l’auto del giocatore, ma le sassate al parabrezza le avevo tirate io, con l’accordo di Makelele".