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    Sassuolo, a tutto Carnevali: 'Scamacca al West Ham, ecco le cifre. Sensi un flop, quattro nomi per il futuro'

    Sassuolo, a tutto Carnevali: 'Scamacca al West Ham, ecco le cifre. Sensi un flop, quattro nomi per il futuro'

    Giovanni Carnevali non si ferma mai, neanche quando è malato. Il telefono dell'amministratore delegato del Sassuolo squilla a ogni ora, messaggi, chiamate, trattative in corso e altre in chiusura: "Sono a casa col Covid, sto bene ma è la seconda volta che lo prendo in pochi mesi - racconta al Corriere dello Sport - La prima tra dicembre e gennaio mentre stavamo vendendo Boga all'Atalanta, ora è tornato nei giorni in cui abbiamo dato Scamacca al West Ham per 36 più 6 di bonus e il 10% sulla futura rivendita. Quanto abbiamo incassato in dieci anni? Il tempo scorre in fretta e non ci pensi più, da Vrsaljko a Gianluca, mamma mia quanti ragazzi sono passati qui prima di spiccare il volo".

    IL RETROSCENA - "Sono qui da quasi dieci anni, ma nel 2019 ho avuto la possibilità di andarmene: avevo un'offerta, ho preferito rimanere fedele alla famiglia Squinzi".

    L'INCONTRO - "Ero vice presidente della Milanese, società dilettantistica fondata da me con mio padre presidente. Ero riuscito a vendere tutti i giocatori della Milanese: due al Milano, uno all'Inter e così via... me ne mancava solo uno. Nel 1986 ho conosciuto Marotta che era al Monza; lui ne prese due, ma insistetti sul fatto che il più forte era quello che non avevo ceduto, e alla fine lo convinsi a prenderlo. Si chiamava Fabio Cinetti, fu l'unico arrivato in Serie A. Marotta è stato il mio maestro, già alla fine degli Anni '80 aveva una visione non limitata a campo e mercato".

    IL SASSUOLO - "Nel 1996 decisi di fondare la Master Group Sport, una società nella quale mi occupavo di comunicazione e grazie alla quale ho ricevuto la chiamata della signora Adriana Squinzi, che mi propose il Sassuolo. Presi tempo, non sapevo neanche dove fosse. Poi accettai, era tutto da rifare: dallo stadio al centro sportivo. La linea dei giovani italiani era ed è centrale, il sogno di Squindi era portare i suoi giocatori in Nazionale. Purtroppo è mancato nel 2019 e non ce l'ha fatta".

    FLOP - "Vrsaljko ha fatto bene ma non quanto mi aspettassi. Sensi, qualità e sensibilità; purtroppo è stato frenato dagli infortuni, spero che al Monza possa ritrovare la condizione".
     
    IL MERCATO - "Il mercato si chiude dopo quattro giornate dall'inizio del campionato, ma secondo me dovrebbe finire alla vigilia dell'inizio del campionato. Raspadori? E' il nostro giovane-vecchio, un ragazzo maturo e tra i migliori del nostro settore giovanile". 

    LA STRUTTURA - "Giovanni Rossi è il responsabile dell’area tecnica, Davide Cangini si occupa dello scouting e Palmieri del vivaio, sono figure sostanzialmente sullo stesso piano, al di là della naturale complementarietà".

    I PROSSIMI GIOIELLI - "Moro e Ciervo sono ragazzi che abbiamo mandato a giocare perché hanno qualità e potenziale. Per la prima squadra abbiamo preso Alvarez dal Penarol e Thorstvedt dal Genk".  

    LEGA - "E' arrivato il momento della svolta, ci sono state troppe opportunità non sfruttate e sono stati fatti errori gravi. Il nuovo presidente Casini ha le idee giuste, ma il punto di partenza deve essere un nuovo atteggiamento dell'assemblea. Per far finire i piccoli potentati, l'ideale sarebbe un management operativo e libero di prendere decisioni in autonomia".

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