
Nessuno ha la panchina dell'Atalanta: il vantaggio di Gasperini nella volata per lo Scudetto
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GASPERINI: "IN ESTATE VEDEVO SOLO L'INTER DAVANTI"
GASPERINI VS LOOKMAN, E' GELO TOTALE
Il tecnico del Napoli e quello dell'Inter hanno dimostrato nei fatti – pur essendo il primo fuori dalla coppe europee da inizio stagione e in corsa ancora per tutto il secondo – di non credere particolarmente nelle seconde linee e per entrambi sono soprattutto i reparti di centrocampo e attacco quelli che sono stati oggetto di minori rotazioni e che hanno portato qualcosa di meno in termini di statistiche. L'Atalanta invece, che soprattutto in estate ha lavorato per allungare l'organico per affrontare al meglio un calendario fittissimo di impegni ma che alla lunga si è snellito con la duplice eliminazione da Coppa Italia e Champions League, è quella che ha sfruttato maggiormente questa abbondanza di scelte, dovendo considerare pure i lunghi recuperi di Scalvini e Scamacca e successivamente i gravissimi stop di questi due calciatori, uniti a quello di Kossounou e ai ripetuti intoppi che hanno intaccato il rendimento del reparto difensivo (Kolasinac, Toloi, Djimsiti e Hien).
PERCASSI "SALUTA" GASPERINI?
Ebbene, al netto di un calendario che sulla carta presenta un percorso – nell'ordine – più agevole per Napoli ed Inter e offre invece le maggiori insidie per l'Atalanta, essendo una delle due squadre coinvolte nella corsa Scudetto a non avere altre distrazioni all'infuori del campionato proprio la formazione allenata da Gasperini è quella che potrebbe trovarsi idealmente in vantaggio nella sfida a tre per la conquista del titolo. Nessuna, ad agosto, partiva con un organico tanto ampio e tanto coinvolto dal suo tecnico e nessuna oggi si ritrova con un parco di scelte così variegato e di qualità da qui a fine maggio. Il Napoli si è scoperto carente di alternative al terzetto formato da Anguissa, Lobotka e McTominay e, con un Lukaku in appannamento e senza più Kvaratskhelia, non può pensare di reggere a certi ritmi con la sola riscoperta di Raspadori. L'Inter ha ampiamente dimostrato di non ritenere all'altezza della situazione le riserve di Lautaro e Thuram e anche a centrocampo Frattesi, Asllani e Zielinski non valgono Barella, Calhanoglu e Mkhitaryan nella testa dell'allenatore. A Bergamo invece, indipendentemente dalle polemiche interne, si è intervenuti in maniera reattiva a gennaio per ovviare al ko di Kossounou e alla partenza di Zaniolo inserendo Posch e Daniel Maldini. Che vanno ad aggiungersi a Brescianini, Samardzic, Toloi, Cuadrado, Ruggeri e anche il giovane attaccante Vlahovic.
La volata per lo Scudetto è alle porte e nessuno può contare sulle risorse dell'Atalanta.
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