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Milan-Slavia Praga, l'ennesima occasione persa di Mohamed Ihattaren: che fine ha fatto la meteora della Juventus
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Juve, ti ricordi Mohamed Ihattaren? Una domanda che negli mesi - per non dire anni - abbiamo posto e ripetuto in più di un’occasione, nel tentativo di tenere il passo di una carriera iniziata tra grandi aspettative e sviluppatasi in una serie di fallimenti sportivi ed extra-campo che rischiano di chiudere anticipatamente i sogni di gloria. In pochi, per esempio, si ricordano che questa sera il talento olandese classe 2002 avrebbe potuto essere avversario del Milan, a San Siro, nell’andata degli ottavi di finale di Europa League. E’ stato proprio il club ceco infatti a concedergli l’ennesima ultima chance dopo una lunga sequenza di scivoloni che lo ha portato a collezionare l’ultima apparizione in una partita ufficiale due anni fa. Indossava la maglia della seconda squadra dell’Ajax, impegnato contro il De Graafschap in una sfida di seconda divisione olandese.
FUORI CONDIZIONE - Era lo scorso dicembre quando lo Slavia Praga decise di giocarsi la scommessa Ihattaren, attingendo al mercato degli svincolati dopo che la precedente avventura dell’attaccante di origini marocchine col Samsunspor si era conclusa prima ancora di iniziare. Arriva in Turchia lo scorso 1° agosto per firmare il contratto salvo poi mandare tutto all’aria per aver - così recita la nota ufficiale della società - provato a cambiare all’ultimo momento i termini dell’accordo. Peccato che anche questa nuova esperienza non sia iniziata nel migliore dei modi, visto che Ihattaren si è presentato decisamente a corto di condizione e con parecchi chili di sovrappeso. Per l’allenatore Jindrich Trpisovsky non è in grado di essere una risorsa, ad oggi, per la prima squadra e lo spedisce dunque tra le riserve nel tentativo di ripagare un investimento che ha portato lo Slavia Praga a fargli firmare un contratto di un anno, fino al 31 dicembre 2024.
RAPPORTI PERICOLOSI - L’ennesimo disperato tentativo di rivitalizzare una carriera sulla quale aveva puntato ad occhi chiusi un grande conoscitore di talenti come Mino Raiola, che da suo procuratore lo propose e lo fece tesserare dalla Juventus nell’estate del 2021, con un contratto firmato fino al 2025. I colpi mostrati nelle giovanili del PSV Eindhoven, il debutto tra i grandi a soli 17 anni e un potenziale tutto da esplorare sembravano motivi sufficienti per puntare su un giocatore che, complici i rapporti ormai compromessi col suo club, si sarebbe liberato a parametro zero. Peccato che da quel momento in poi Ihattaren decida di rovinare tutto e, scosso per la scomparsa del padre Mustapha, avvii una serie di comportamenti incomprensibili che lo portano dal non farsi mai vedere a Genova - la Juventus lo aveva infatti girato in prestito alla Sampdoria - e di arrivare allo strappo nel gennaio 2022 per presunti cattivi rapporti con compagni di squadre e club. In realtà Ihattaren inizia ad apparire sempre più frequentemente sulle pagine dei giornali per episodi personali poco edificanti: durante la breve parentesi all’Ajax, racconta di essere stato minacciato da una banda di criminali per una donna, poi la sua macchina viene data alle fiamme per un presunto coinvolgimento negli affari di un gruppo malavitoso (la Mocro Maffia) che opera nei Paesi Bassi ed in Belgio.
L'ADDIO ALLA JUVE - Nei mesi a seguire arriverà pure un arresto per minacce (novembre 2022) e nel 2023 le forze dell’ordine lo prendono in custodia dopo la denuncia della sua compagna dell’epoca per violenze domestiche. Le ultime tappe che sono il preludio alla conclusione ufficiale del suo rapporto contrattuale con la Juventus, che nel febbraio 2023 decide di rescindere l’accordo dopo averlo perso di vista per l’ennesima volta nonostante fosse contemplata la presenza sui campi della Continassa per allenarsi come tutti gli altri. Un lungo peregrinare sempre alla ricerca di una stabilità che Mohamed non raggiungerà mai, nemmeno allo Slavia Praga, dove della partita contro il Milan sarà solamente un illustre spettatore e non un protagonista.
FUORI CONDIZIONE - Era lo scorso dicembre quando lo Slavia Praga decise di giocarsi la scommessa Ihattaren, attingendo al mercato degli svincolati dopo che la precedente avventura dell’attaccante di origini marocchine col Samsunspor si era conclusa prima ancora di iniziare. Arriva in Turchia lo scorso 1° agosto per firmare il contratto salvo poi mandare tutto all’aria per aver - così recita la nota ufficiale della società - provato a cambiare all’ultimo momento i termini dell’accordo. Peccato che anche questa nuova esperienza non sia iniziata nel migliore dei modi, visto che Ihattaren si è presentato decisamente a corto di condizione e con parecchi chili di sovrappeso. Per l’allenatore Jindrich Trpisovsky non è in grado di essere una risorsa, ad oggi, per la prima squadra e lo spedisce dunque tra le riserve nel tentativo di ripagare un investimento che ha portato lo Slavia Praga a fargli firmare un contratto di un anno, fino al 31 dicembre 2024.
RAPPORTI PERICOLOSI - L’ennesimo disperato tentativo di rivitalizzare una carriera sulla quale aveva puntato ad occhi chiusi un grande conoscitore di talenti come Mino Raiola, che da suo procuratore lo propose e lo fece tesserare dalla Juventus nell’estate del 2021, con un contratto firmato fino al 2025. I colpi mostrati nelle giovanili del PSV Eindhoven, il debutto tra i grandi a soli 17 anni e un potenziale tutto da esplorare sembravano motivi sufficienti per puntare su un giocatore che, complici i rapporti ormai compromessi col suo club, si sarebbe liberato a parametro zero. Peccato che da quel momento in poi Ihattaren decida di rovinare tutto e, scosso per la scomparsa del padre Mustapha, avvii una serie di comportamenti incomprensibili che lo portano dal non farsi mai vedere a Genova - la Juventus lo aveva infatti girato in prestito alla Sampdoria - e di arrivare allo strappo nel gennaio 2022 per presunti cattivi rapporti con compagni di squadre e club. In realtà Ihattaren inizia ad apparire sempre più frequentemente sulle pagine dei giornali per episodi personali poco edificanti: durante la breve parentesi all’Ajax, racconta di essere stato minacciato da una banda di criminali per una donna, poi la sua macchina viene data alle fiamme per un presunto coinvolgimento negli affari di un gruppo malavitoso (la Mocro Maffia) che opera nei Paesi Bassi ed in Belgio.
L'ADDIO ALLA JUVE - Nei mesi a seguire arriverà pure un arresto per minacce (novembre 2022) e nel 2023 le forze dell’ordine lo prendono in custodia dopo la denuncia della sua compagna dell’epoca per violenze domestiche. Le ultime tappe che sono il preludio alla conclusione ufficiale del suo rapporto contrattuale con la Juventus, che nel febbraio 2023 decide di rescindere l’accordo dopo averlo perso di vista per l’ennesima volta nonostante fosse contemplata la presenza sui campi della Continassa per allenarsi come tutti gli altri. Un lungo peregrinare sempre alla ricerca di una stabilità che Mohamed non raggiungerà mai, nemmeno allo Slavia Praga, dove della partita contro il Milan sarà solamente un illustre spettatore e non un protagonista.