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Lazio, chi è Clarke: dall'esordio con Bielsa, al 'sei una m...' di Mourinho, ora non si ferma più
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DA BIELSA A MOURINHO - Sunderland che ha scelto nel gennaio 2022, dopo una breve carriera andata troppo di corsa. Dalle stelle alle stalle in meno di cinque anni, per poi tornare sulla cresta dell'onda, passando per cinque squadre diverse. Dall'esordio nell'ottobre 2018 con il Leeds di Bielsa, dopo dieci anni di academy nei Whites, fino allo Stadium of Lights, in mezzo il Tottenham, dove ha recitato poco più il ruolo della comparsa. Quattro allenatori, Mauricio Pochettino, Jose Mourinho, Nuno Espirito Santo e Antonio Conte, quattro personalità e quattro modi diversi di intendere il calcio, un trasferimento, agli Spurs, che lui stesso ha definito 'bizzarro', un passo troppo lungo che ha sofferto. Con uno, lo Special One, lega particolarmente, come raccontato in un'intervista a The Athletic: "Nell'estate 2020, dopo al prestito poco convincente al Qpr, ho parlato con Mou. Mi ha detto chiaramente: "Vediamo se la merda sei tu o oppure il Queens Park Rangers". Teneva a me e agli altri giovani, voleva vederci crescere. Probabilmente aveva raggiunto un momento nella sua carriera nel quale non doveva per forza vincere. Aveva un progetto per tutti noi".
IPOTESI ADDIO - A Londra le cose non vanno bene per il portoghese e per lui, che archiviato il prestito allo Stoke City, nel 2022 sceglie il Sunderland. L'inizio della risalita. Prima in prestito, poi a titolo definitivo, Clarke contribuisce al ritorno del club del nord d'Inghilterra in Championship (dopo anni bui, raccontati dalla celebre serie tv di Netflix Sunderland 'Til I Die') e l'anno successivo conquista i playoff per andare in Premier (sconfitta in semifinale con il Luton Town). Quest'anno il Sunderland lotta per lo stesso obiettivo, ma l'esonero Tony Mowbray potrebbe cambiare il futuro di Clarke. Di lui l'ex Leeds ha dichiarato: "E' l'allenatore perfetto, sul campo mi lascia libero di fare, senza complicarmi la vita". Senza di lui ora potrebbe esserci un addio. E' quello che si augura la Lazio.