
Juventus, Pogba: "Non vedo l'ora che arrivi l'appello sulla mia squalifica, andrà tutto bene"
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Il giocatore, tuttora sotto contratto con la Juventus fino a giugno 2026 ma con l’iniziale stipendio di 8 milioni di euro ridotto al minimo sindacale di circa 2.000, ha anche spiegato come sta vivendo questa fase della sua vita: “Il calcio ha fatto parte della mia vita da quando ho memoria. Tuttavia, ho la mia famiglia, la mia fede, i miei amici e i miei fan che mi hanno sostenuto, il che rende le cose più facili. Andrà tutto bene”. In occasione della comunicazione della squalifica di 4 anni da parte del Tribunale Nazionale Antidoping, Pogba aveva preannunciato una battaglia legale che lo avrebbe portato a presentare ricorso al TAS di Losanna.
Più recentemente, in occasione della partita degli ultimi Europei tra Francia e Belgio - ospite della Federcalcio transalpina - il campione del mondo 2018 aveva rivelato altri dettagli sul suo stato d’animo in un’intervista a Sky Sport: "Pogba è qua, in quando non sentirete dalla mia bocca che mi sono ritirato io sono qui. Sono vivo. Mi sento ancora un calciatore, voglio combattere contro quella che per me è un’ingiustizia. Ho una voglia della madonna di tornare a giocare, mi sento come un bambino che sogna di diventare professionista. La Juve? C’è molto silenzio, non ho l’opportunità di parlare né con il direttore né con l’allenatore. Da quello che leggo sono ancora un giocatore della Juventus, credo che la società stia aspettando il risultato dell’appello. Ma dovete parlare con loro".