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Juventus, in attacco numeri da metà classifica: basta calcoli, a Motta e alla squadra serve il folle coraggio di Lipsia
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In questa prima fase della stagione, la Juventus ha conquistato cinque vittorie (tre in campionato e due in Champions League), quattro pareggi (tutti in campionato) e nessuna sconfitta. Le reti segnate sono state in totale 16 (10 in campionato e 6 in Champions) e quelle subite 4 (una in campionato, su rigore contro il Cagliari, e tre in Champions).
I DATI DELL'ATTACCO: JUVE A META' CLASSIFICA
Se guardiamo alle statistiche relative alla Serie A, la Juventus eccelle solo in una specialità: il minor numero di parate da parte dei propri portieri (10 in totale in 7 giornate, guida la classifica il Torino con 30). Nelle statistiche offensive, i bianconeri si posizionano a metà classifica: nei gol fatti comandano Inter e Atalanta con 16, con la Juventus ottava a quota 10; nei tiri totali fatti eccelle la Roma con 117, con la Juventus dodicesima a quota 86; e infine nei calci d'angolo a favore guida la Lazio con 49, con la Juventus nona in classifica con 33 corner.
CORAGGIO DA CHAMPIONS
I dati dimostrano una grandissima attenzione alla fase difensiva, con la miglior difesa in assoluto del torneo, e qualche difficoltà di troppo a concludere in porta e, in ultima analisi, a fare gol. In estrema sintesi, Motta sta facendo un ottimo lavoro, ma sta ancora cercando un equilibrio ideale per la sua squadra. La strada può essere quella tracciata in Champions League, dove la Juventus ha giocato con più coraggio e in modo più offensivo rispetto al campionato, segnando di più (6 gol in 2 partite, media di 3 a partita) rispetto al campionato (10 gol in 7 partite, media di 1,4 a partita), e subendo di più (in Champions incassati 3 gol in 2 gare, media di 1,5, in campionato 1 in 7, media di 0,14). A Lipsia, anche a causa del fatto di essere andata sotto nel risultato (per la prima e finora unica volta in stagione), la Juventus ha ridotto i calcoli e il fraseggio in orizzontale, e ha verticalizzato il gioco in maniera più frequente e decisa rispetto al consueto.
L'EQUILIBRIO E I SINGOLI
Alla ricerca di un nuovo equilibrio con un baricentro più alto, e di un maggior numero di gol, la Juventus dovrà probabilmente rinunciare a qualcosa in fase difensiva in campionato. E anche la perdita per infortunio di Bremer, il miglior difensore della rosa, porta in questa direzione. Certo, sarà necessaria una maggiore lucidità da parte di Dusan Vlahovic, che il suo comunque l'ha fatto (7 gol in 9 partite ufficiali), e un contributo maggiore da parte di Kenan Yildiz (una sola rete in 9 partite, realizzata in Champions, ancora a secco in campionato), e da parte de nuovi arrivati. Fra questi, finora, i migliori sono stati un portiere, Michele Di Gregorio, due difensori, Pierre Kalulu e Juan David Cabal, e un esterno d'attacco, Francisco Conceicao. Gli altri, anche a causa di infortuni o difficoltà di adattamento, sono ancora molto al di sotto delle attese: Douglas Luiz su tutti, ma anche Teun Koopmeiners, Khephren Thuram e Nico Gonzalez.
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