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Intermania: Inzaghi piazza il bus a Napoli, Conte torna a far paura

Cristian Giudici
16 ore fa
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Déjà-vu. Lo scontro diretto tra Napoli e Inter ricorda la sfida dell'andata, ma a parti invertite. A San Siro era stato McTominay a sbloccare il risultato, poi i nerazzurri presero in mano il pallino del gioco, dominando in lungo e in largo. Calhanoglu pareggiò i conti e sbagliò il rigore della vittoria.

Lo stesso copione si ripete nella gara di ritorno, con gli ospiti passati in vantaggio grazie a una magia di sinistro su punizione di Dimarco, in rete al Maradona contro l'allenatore che all'Inter non lo vedeva proprio.

Dopo il gol segnato col suo primo e unico tiro in porta, l'Inter smette di giocare. Come aveva detto capitan Lautaro in seguito alla finale di Supercoppa italiana persa 3-2 in rimonta nel derby contro il Milan in Arabia Saudita: allora non era andata proprio così perché i nerazzurri crearono diverse occasioni da gol, invece stavolta sì.

Infatti la squadra di Antonio Conte merita il pareggio e forse anche qualcosa di più. Le attenuanti non mancano a Simone Inzaghi, in emergenza soprattutto sugli esterni. Agli infortuni di Carlos Augusto, Darmian e Zalewski si aggiunge quello di Dimarco, sostituito da Pavard.

L'allenatore campione d'Italia inizialmente passa al 4-4-2, per poi tornare al 3-5-2 addirittura con un accenno di difesa a 6! Numeri a parte, a risultare sbagliato è l'atteggiamento troppo rinunciatario mostrato dalla squadra, snaturata. Che sia per scelta o per necessità dovuta all'emergenza, piazzare il bus davanti alla porta non è mai la mossa giusta. Si tratta di un errore da non ripetere, specialmente in vista della fase a eliminazione diretta in Champions League.

Intanto, a 11 giornate dalla fine del campionato, il duello per lo Scudetto tra Inter (prima in classifica) e Napoli (secondo a meno 1) rischia di allargarsi anche ad Atalanta (terza a meno 3) e Juventus, che vincendo in casa contro il Verona lunedì sera può risalire a meno 6 dalla vetta. Conte torna a far paura, anche perché il calendario è dalla sua parte. Inzaghi lo sa e forse anche per questo nel dopo-partita non riesce a nascondere tutto il proprio comprensibile nervosismo davanti alle telecamere di Dazn.