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  • La Juventus non ha fuoriclasse, solo Yildiz-Kandinsky può diventarlo. Altro che le squadre di Trap, Lippi e Conte

    La Juventus non ha fuoriclasse, solo Yildiz-Kandinsky può diventarlo. Altro che le squadre di Trap, Lippi e Conte

    Fra un allenatore e l'altro, fra un Thiago Motta che torna a parlare, intervistato da Walter Veltroni, e un Igor Tudor che si appresta a sfidare la Roma, resta la rosa della Juventus attuale. Con i suoi valori e i suoi limiti, a prescindere da chi sieda in panchina. Sono questi giocatori ora, senza più l'alibi Motta, a dover conquistare il traguardo minimo stagionale del quarto posto, che equivale alla qualificazione alla prossima edizione della Champions League. Già, ma che valore tecnico ha la rosa della Juventus 2024-25? 

    Sul tema, nelle ultime ore si sono espressi due celebri juventini del passato, entrambi anche ex romanisti: Zbigniew Boniek e Fabio Capello. Il polacco, come suo solito, non fa sconti: "La Juve ha tantissimi giocatori molto molto buoni, ma non un fuoriclasse. Yildiz ha tecnica superiore, colpi da campione, ma per diventare un leader ci vuole il carisma: lui è giovanissimo, non possono chiedergli tutto". Anche il friulano non è uno che ama far prigionieri e, alla domanda su quale giocatore di questa Juve avrebbe giocato nella sua, risponde così: "In campo, nessuno. In squadra soltanto Yildiz, che ha qualcosa di diverso. È un Kandinsky: chi ha questi quadri se li tiene stretti perché il loro valore cresce sempre. Fossi nella Juventus, farei lo stesso".

    La Juventus non ha fuoriclasse, solo Yildiz-Kandinsky può diventarlo. Altro che le squadre di Trap, Lippi e Conte

    Delle colpe di Motta, così come di quelle di Max Allegri nella scorsa stagione, abbiamo scritto in abbondanza. Al netto delle responsabilità degli allenatori, però, non si può non concordare con Boniek e Capello: la Juventus non ha nessun campione, nessun fuoriclasse. Ed è vero che l'unico che, forse, potrebbe aspirare a diventarlo, è Kenan Yildiz. 

    Quando Motta è arrivato sulla panchina della Juventus, l'estate scorsa, all'inizio di un'avventura poi terminata amaramente dopo soli nove mesi, c'erano grandi aspettative. E una dei paragoni che si facevano con il passato era quello con gli allenatori capaci di vincere al primo anno sulla panchina bianconera, per poi aprire dei cicli vincenti. Ora, al di là del valore di Motta rispetto ai vari Trapattoni, Lippi, Conte e Allegri - e Thiago ne deve ancora fare di esperienza per poter essere paragonato a questi tecnici -, va detto che le Juventus che hanno avuto a disposizione gli allenatori sopra citati erano di ben altro spessore tecnico rispetto a quella attuale. In ognuna di quelle Juventus, infatti, c'erano fuoriclasse e campioni che la Juve attuale si sogna.

    Nella prima Juventus di Giovanni Trapattoni, stagione 1976-77, ricordiamo Zoff, Scirea, Tardelli e Bettega; nella prima Juventus di Marcello Lippi, stagione 1994-95, c'erano, fra gli altri, Roberto Baggio, Alessandro Del Piero e Gianluca Vialli; la prima Juventus di Antonio Conte, annata 2011-12, annoverava Gianluigi Buffon, Giorgio Chiellini, Andrea Pirlo e Alessandro Del Piero; la prima Juventus di Max Allegri (che comunque proseguiva un ciclo vincente già in corso) vedeva fra i suoi protagonisti Paul Pogba e Carlos Tevez.

    Nella Juventus attuale, c'è qualcuno che sia anche lontanamente paragonabile a questi giocatori? 

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