
Inter, grandi manovre a centrocampo: perché Sucic è in pole position
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Petar Sucic della Dinamo Zagabria è il profilo sul quale l'Inter sta lavorando su maggiore insistenza e maggiore convinzione: un 2003 con esperienza a livello internazionale, caratteristiche atletiche e tecniche che ben si sposerebbero con le idee di Simone Inzaghi e giocatore che vanta estimatori importanti a livello europeo, come confermano l'interesse mostrato da Borussia Dortmund e Atletico Madrid. Il contratto in essere fino a giugno 2028 non spaventa, tanto che la società nerazzurra è convinta di poter abbassare la valutazione che ha circolato negli scorsi giorni vicina ai 15 milioni di euro per il nazionale croato. Un'operazione che potrebbe entrare nel vivo soltanto dopo il prossimo impegno europeo della Dinamo contro l'Arsenal, che rischia di essere decisivo per le chance di accedere ai playoff. Con 8 punti in classifica e col proibitivo confronto col Milan del 29 gennaio, il discorso qualificazione è ancora aperto e può dunque condizionare l'andamento della trattativa.
Resta in piedi, in parallelo, il discorso legato ad un investimento meno pronto per l'immediato e più di prospettiva come quello per il centrocampista classe 2005 del Newell's Old Boys Tomas Perez. Ad oggi, i discorsi non sono avanzati dopo il blitz a Milano del presidente del club argentino Ignacio Astore, che aveva escluso l'inserimento nell'affare dell'esterno classe 2006 Mateo Silvetti e parlato di un accordo ancora non raggiunto. I 7-8 milioni di euro più bonus rappresentano una cifra non indifferente per un giocatore giovane ma con nessuna esperienza in Europa e in un club dell'importanza dell'Inter. Qualcosa che merita quanto meno una riflessione in più in un momento tanto delicato della stagione e con la possibilità di aggiungere un rinforzo più pronto per l'immediato.
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