Inter, grandi manovre a centrocampo: perché Sucic è in pole position
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Testa all'Empoli, per riprendere la corsa interrotta dal mezzo passo falso interno contro il Bologna, e poi allo Sparta Praga per archiviare il discorso qualificazione agli ottavi di finale di Champions League, ma i pensieri degli uomini mercato dell'Inter non possono non andare anche al mercato quando si approssima la penultima settimana di trattative per questo mese di gennaio. Il club nerazzurro è in questo impegnato su un doppio fronte, con la scomoda situazione interna di Davide Frattesi – che gradirebbe e non poco cambiare aria per trovare più protagonismo e maggiore minutaggio e farlo con la maglia della Roma – ad alternarsi con le valutazioni sull'innesto di un nuovo centrocampista e nello specifico nel ruolo di vice Calhanoglu. Le recenti prestazioni hanno confermato le difficoltà di Kristian Asllani a fare le veci del turco in cabina di regia, sia per personalità che per qualità in fase di non possesso. Ecco dunque che Beppe Marotta e Piero Ausilio sono attivi più fronti, con una chiara preferenza per un giocatore.
INTER-EMPOLI, LE FORMAZIONI E DOVE VEDERLA IN TV
Petar Sucic della Dinamo Zagabria è il profilo sul quale l'Inter sta lavorando su maggiore insistenza e maggiore convinzione: un 2003 con esperienza a livello internazionale, caratteristiche atletiche e tecniche che ben si sposerebbero con le idee di Simone Inzaghi e giocatore che vanta estimatori importanti a livello europeo, come confermano l'interesse mostrato da Borussia Dortmund e Atletico Madrid. Il contratto in essere fino a giugno 2028 non spaventa, tanto che la società nerazzurra è convinta di poter abbassare la valutazione che ha circolato negli scorsi giorni vicina ai 15 milioni di euro per il nazionale croato. Un'operazione che potrebbe entrare nel vivo soltanto dopo il prossimo impegno europeo della Dinamo contro l'Arsenal, che rischia di essere decisivo per le chance di accedere ai playoff. Con 8 punti in classifica e col proibitivo confronto col Milan del 29 gennaio, il discorso qualificazione è ancora aperto e può dunque condizionare l'andamento della trattativa.
Resta in piedi, in parallelo, il discorso legato ad un investimento meno pronto per l'immediato e più di prospettiva come quello per il centrocampista classe 2005 del Newell's Old Boys Tomas Perez. Ad oggi, i discorsi non sono avanzati dopo il blitz a Milano del presidente del club argentino Ignacio Astore, che aveva escluso l'inserimento nell'affare dell'esterno classe 2006 Mateo Silvetti e parlato di un accordo ancora non raggiunto. I 7-8 milioni di euro più bonus rappresentano una cifra non indifferente per un giocatore giovane ma con nessuna esperienza in Europa e in un club dell'importanza dell'Inter. Qualcosa che merita quanto meno una riflessione in più in un momento tanto delicato della stagione e con la possibilità di aggiungere un rinforzo più pronto per l'immediato.
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Petar Sucic della Dinamo Zagabria è il profilo sul quale l'Inter sta lavorando su maggiore insistenza e maggiore convinzione: un 2003 con esperienza a livello internazionale, caratteristiche atletiche e tecniche che ben si sposerebbero con le idee di Simone Inzaghi e giocatore che vanta estimatori importanti a livello europeo, come confermano l'interesse mostrato da Borussia Dortmund e Atletico Madrid. Il contratto in essere fino a giugno 2028 non spaventa, tanto che la società nerazzurra è convinta di poter abbassare la valutazione che ha circolato negli scorsi giorni vicina ai 15 milioni di euro per il nazionale croato. Un'operazione che potrebbe entrare nel vivo soltanto dopo il prossimo impegno europeo della Dinamo contro l'Arsenal, che rischia di essere decisivo per le chance di accedere ai playoff. Con 8 punti in classifica e col proibitivo confronto col Milan del 29 gennaio, il discorso qualificazione è ancora aperto e può dunque condizionare l'andamento della trattativa.
Resta in piedi, in parallelo, il discorso legato ad un investimento meno pronto per l'immediato e più di prospettiva come quello per il centrocampista classe 2005 del Newell's Old Boys Tomas Perez. Ad oggi, i discorsi non sono avanzati dopo il blitz a Milano del presidente del club argentino Ignacio Astore, che aveva escluso l'inserimento nell'affare dell'esterno classe 2006 Mateo Silvetti e parlato di un accordo ancora non raggiunto. I 7-8 milioni di euro più bonus rappresentano una cifra non indifferente per un giocatore giovane ma con nessuna esperienza in Europa e in un club dell'importanza dell'Inter. Qualcosa che merita quanto meno una riflessione in più in un momento tanto delicato della stagione e con la possibilità di aggiungere un rinforzo più pronto per l'immediato.
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Commenti
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Il prossimo anno arriveranno sicuramente un centrale, un centrocampista e un attaccante.