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    Ibrahimovic: 'Da Cardinale un'offerta che non si poteva rifiutare, sta andando bene'

    Ibrahimovic: 'Da Cardinale un'offerta che non si poteva rifiutare, sta andando bene'

    Zlatan Ibrahimovic torna a parlare, nella sua nuova veste di consulente del patron del Milan Gerry Cardinale. Al podcast ABTalks di Anas Bukhash, l’ex centravanti rossonero ha confessato le sue sensazioni sul ruolo che RedBird gli ha affidato lo scorso dicembre e si è aperto su altre tematiche molto importanti a livello personale, come il rapporto con la sua famiglia e con Mino Raiola, il suo storico agente scomparso lo scorso 30 aprile del 2022. 

    Alla domanda su come vadano le cose dopo il ritiro dall’attività agonistica, arrivata al termine della passata stagione, Ibra risponde così: "Sto bene, la vita è bella, mi tratto bene. Ovviamente ho smesso di giocare a calcio otto mesi fa, ora ho una vita diversa, ho accettato di smettere di giocare a calcio che è stata una cosa difficile a causa del mio ego, a causa di ciò che penso di me stesso. Io penso di essere il migliore, sono ancora il migliore, ma ho scelto di fermarmi. Perché? Voglio una bella vita per la mia famiglia. Volevo poter fare delle cose con i miei figli, se avessi continuato non avrei potuto fare delle cose con i miei figli perché avevo problemi ad un ginocchio. Così l’ho accettato, sono arrivato a un momento in cui ho detto ‘va bene, lascia perdere e inizia un nuovo capitolo nella tua vita". 

    NUOVO RUOLO - Zlatan Ibrahimovic dallo scorso dicembre ha fatto ritorno al Milan, ma in ruolo completamente diverso. Questa la sua spiegazione al podcast ABTalks: "Cardinale mi ha fatto un’offerta che non potevo rifiutare. Ho iniziato a lavorare con il Milan e sono al Milan da tre o quattro mesi e sta andando bene, devo dire". Nei mesi scorsi, precisamente in occasione di un forum a Londra organizzato dal Financial Times, Gerry Cardinale aveva descritto Ibra come suo proxy, uomo di fiducia con licenza di occuparsi di tutti i campi che riguardano la quotidianità del Milan, ovviamente con particolare attenzione all’area sportiva, dove il suo parere viene ritenuto molto importante dalla proprietà.

    IL RICORDO DI MINO - Ibrahimovic si è soffermato anche sul ricordo di Mino Raiola: "Quando è venuto a mancare per me è stato un duro colpo. Ho pianto moltissimo. E non è ancora finita perché a volte mi vengono dei flashback. Mi manca troppo. Tutti quelli che conoscono me e lui capiscono quanto eravamo vicini. Se potessi mandargli un messaggio? Mi manchi".
     

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