
Gazzetta - Bologna-Milan, si va verso l'ok: se il sindaco di Bologna nega lo stadio, ipotesi Como o Empoli
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Secondo quanto appreso da calciomercato.com, il Milan non ha ancora ricevuto comunicazioni ufficiali, in quanto di attende un pronunciamento da parte della giunta di Bologna per poi procedere con l'eventuale piano B. La soluzione messa in piedi dalla Lega Serie A e già sponsorizzata nella serata di ieri va nella direzione di far disputare a tutti i costi una partita che, se rimandata, creerebbe grossi problemi di calendarizzazione visto l'alto numero di impegni che, da qui fino a gennaio, riguardederebbe sia i rossoneri che il Bologna. L'ipotesi di un recupero tra il 17-18 dicembre - quando le due squadre non sarebbero impegnate in Coppa Italia essendo già scese in campo il 3 - costringerebbe la Lega a rivedere giorni e orari di Milan-Genoa ed Hellas Verona-Milan, rispettivamente del 15 e 20 dicembre, andando a creare problemi anche nei palinsesti di DAZN e Sky, che avevano già definito le proprie programmazioni.
Tuttavia, nel caso in cui si giocasse Bologna-Milan a Como o a Empoli, non verrebbe salvaguardata la possibilità di disputare il match a porte aperte, consentendo alla società emiliana - che peraltro si era accordata coi rivali di devolvere parte dell'incasso alle vittime dell'alluvione dei giorni scorsi - di non subire un danno in termini economici. Il Bologna, dal canto suo, non si è mai mostrato troppo entusiasta di fronte a questa possibilità, così come quella di restare nel proprio stadio ma vuoto, soluzione che era stata vagliata alla luce dello stato di agibilità che tuttora viene riconosciuto allo stadio "Dall'Ara". La telefonata di oggi tra il sindaco Lepore e il Prefetto servirà per chiarire che non ci siano effettivamente le condizioni materiali per favorire l'afflusso di circa 30-35.000 persone in una zona pesantemente colpita dalle piogge nei giorni scorsi e oggetto anche nelle ultime ore di importanti lavori per ripristinare la normalità.