Fonseca si sbaglia: questo Milan non è da Scudetto, ha i numeri di Giampaolo

Daniele Longo
30 ott 2024
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Il Napoli sbanca San Siro con un settore ospite gremito e in festa, il Milan recrimina perché resta con pugno di mosche in mano, nonostante una buona prestazione con tante occasioni da gol create. Il big match della decima giornata racconta di una squadra tremendamente a immagine e somiglianza di Conte e un’altra che fatica a entrare in connessione con Fonseca.

NON DA SCUDETTO - Nello sport, come nella vita, bisogna porsi degli obiettivi e cercare di essere ambiziosi. Fonseca dal giorno 1 sulla panchina del Milan parla di scudetto senza nascondersi. La verità però, oggi, è un’altra: questa squadra non è pronta per puntare al titolo. Con o senza Leão in campo. Il Diavolo è fragile in difesa, poco concreto in attacco e ancora lontano da un’identità di squadra ben definita. Il tecnico portoghese deve ancora rivolvere troppi casi interni e non può contare su delle riserve all’altezza dei titolari. Perché i vari Terracciano, Musah, Okafor schierati tutto insieme non rendono come i titolari.

NUMERI CHIARI - 5 sconfitte nelle prime 12 partite stagionali: un avvio così complicato non lo si vedeva dalla stagione 2019/20, iniziata con Marco Giampaolo e proseguita con Stefano Pioli. In quella circostanza, nelle prime 12 giornate (allora tutte di campionato) le sconfitte furono addirittura 7. Il Milan, contando le prime 9 giornate giocate, ha 7 punti in meno dell'anno scorso e 6 in meno del 2022/23. Il confronto è ancora più severo con l’anno dello scudetto: 11 punti in meno. Con questa media punti l’obiettivo più concreto deve essere la qualificazione alla prossima Champions League, considerando la qualità e la quantità delle avversarie. Una doccia gelata sulle ambizioni del Milan che ora è di fronte a un bivio: o si compatta e svolta o rischia di dover soffrire tanto anche per raggiungere l’obiettivo minimo.

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