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Fiorentina in vendita: per Commisso 350 milioni da un fondo arabo
Dopo 3 soli anni alla guida del club, Commisso si è stancato del calcio italiano, nel quale è entrato non certo in punta di piedi e non solo dialetticamente. Ha attaccato la Juventus, l’Inter, il sistema degli agenti e delle loro commissioni, ha chiesto le dimissioni del presidente di Lega, ne ha dette anche a Gerry Cardinale, nuovo proprietario del Milan.
La recente qualificazione alla Conference ridà lustro al club, ma il vero colpaccio della gestione Commisso è la costruzione del Viola Park, il futuro centro sportivo della squadra, la cui inaugurazione è prevista per la fine dell’anno. A lavori terminati, nessun altro club italiano avrà un centro di allenamento tanto all’avanguardia, giustificata gestione di orgoglio della proprietà viola. E proprio dopo l’inaugurazione prevista per fine anno, ci sarebbe il passaggio di mano tra Commisso e gli arabi.
Più volte entrato in conflitto anche con la tifoseria, stavolta Commisso ha davvero deciso di lasciare. Un anno fa, la provocazione del club in vendita, a patto che lo acquistasse un fiorentino, vista la contestazione. Poi a novembre c’erano state voci sul fondo Pif, quello che ha acquistato il Newcastle e che ha a lungo corteggiato anche gli Zhang e infine una vera e propria trattativa – come quella attualmente in corso - con un oligarca russo, poi sfumata anche per le conseguenze della guerra. Adesso di nuovo un fondo arabo, con buone possibilità che sia la volta buona.