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Calvo frena, ma il futuro di Vlahovic può essere lontano dalla Juve: le ultime
"Nessun dubbio che sia al centro del progetto per il futuro, molte qualità le ha fatte vedere e altre le ha dentro". Parole di Francesco Calvo, Chief Football Officer della Juventus a pochi minuti dal fischio di inizio della partita vinta ieri sera contro lo Sporting Lisbona per l'andata dei quarti di finale di Europa League. Partita nella quale Dusan Vlahovic è entrato in corsa, risultando decisivo a modo suo nell'azione che ha portato Gatti a firmare il gol della vittoria. Un guizzo per regalare alla squadra bianconera un risultato molto prezioso in vista del match di ritorno della prossima settimana in Portogallo e per l'attaccante serbo per scacciare i cattivi pensieri che hanno spesso contraddistinto questa stagione e in particolare le ultime settimane. Tra cui quelli che guardano al mercato della prossima estate e ad un futuro per l'ex giocatore della Fiorentina tutto da definire.
DIBATTITO APERTO - I due mesi di stop tra ottobre e dicembre per il perdurare di una pubalgia che non gli ha dato tregua nell'ultimo anno abbondante ha certamente condizionato l'efficienza fisica di un calciatore che basa gran parte del suo rendimento su una condizione atletica ottimale. Da quando è tornato abile ed arruolabile per Allegri alla fine dello scorso gennaio, Vlahovic ha realizzato appena 4 reti in 17 partite ed è incappato in una serie di prove particolarmente deludenti. Ridotto spesso spalle alla porta e molto lontano dall'area di rigore avversaria, il dibattito sulla reale capacità della Juventus di esaltarlo per quelle che sono le sue caratteristiche e la sua capacità di adattamento è montato sempre di più. Un dibattito all'esterno ma anche in seno alla stessa dirigenza bianconera, sulla base dell'investimento molto importante affrontato nel gennaio 2022 - 70 milioni di euro più 10 di bonus - e di quelle che sono le sollecitazioni che arrivano dal mercato. L'entourage di Vlahovic è consapevole del forte gradimento di diversi club europei per l'attaccante, manifestatosi pure nell'ultima finestra di trasferimenti.
QUANTE PRETENDENTI - Da qualche settimana a questa parte la notizia è che, al di là delle smentite di rito di Francesco Calvo e del management juventino, Vlahovic non sia più un'intoccabile e il clima di incertezza che grava sul futuro sportivo della Juventus, sia per quanto concerne il piazzamento finale in campionato, l'eventuale conquista di Europa League e/o Coppa Italia e sia per quanto riguarda le vicende giudiziarie, possono essere un detonatore. Informalmente il club bianconero ha apposto il prezzo di vendita del calciatore classe 2000, cedibile per non meno di 90 milioni di euro. In giro per l'Europa è pronto a scatenarsi il classico valzer delle punte a partire da giugno: l'Arsenal non ha mai rinunciato all'idea Vlahovic da quando, invano, provò a soffiarlo proprio alla Juventus, così come Chelsea e Manchester United sono alla ricerca di un centravanti per la stagione che verrà. Bayern Monaco e Paris Saint-Germain sono altre ipotesi che rimangono sul tavolo, così come quella affascinante e suggestiva che conduce al Real Madrid - opzione molto gradita a chi assiste il giocatore - complicata tuttavia dalla presenza ancora molto ingombrante di un certo Benzema. La Juve frena, Calvo smentisce, ma il futuro di Vlahovic è ancora tutto da scrivere.
DIBATTITO APERTO - I due mesi di stop tra ottobre e dicembre per il perdurare di una pubalgia che non gli ha dato tregua nell'ultimo anno abbondante ha certamente condizionato l'efficienza fisica di un calciatore che basa gran parte del suo rendimento su una condizione atletica ottimale. Da quando è tornato abile ed arruolabile per Allegri alla fine dello scorso gennaio, Vlahovic ha realizzato appena 4 reti in 17 partite ed è incappato in una serie di prove particolarmente deludenti. Ridotto spesso spalle alla porta e molto lontano dall'area di rigore avversaria, il dibattito sulla reale capacità della Juventus di esaltarlo per quelle che sono le sue caratteristiche e la sua capacità di adattamento è montato sempre di più. Un dibattito all'esterno ma anche in seno alla stessa dirigenza bianconera, sulla base dell'investimento molto importante affrontato nel gennaio 2022 - 70 milioni di euro più 10 di bonus - e di quelle che sono le sollecitazioni che arrivano dal mercato. L'entourage di Vlahovic è consapevole del forte gradimento di diversi club europei per l'attaccante, manifestatosi pure nell'ultima finestra di trasferimenti.
QUANTE PRETENDENTI - Da qualche settimana a questa parte la notizia è che, al di là delle smentite di rito di Francesco Calvo e del management juventino, Vlahovic non sia più un'intoccabile e il clima di incertezza che grava sul futuro sportivo della Juventus, sia per quanto concerne il piazzamento finale in campionato, l'eventuale conquista di Europa League e/o Coppa Italia e sia per quanto riguarda le vicende giudiziarie, possono essere un detonatore. Informalmente il club bianconero ha apposto il prezzo di vendita del calciatore classe 2000, cedibile per non meno di 90 milioni di euro. In giro per l'Europa è pronto a scatenarsi il classico valzer delle punte a partire da giugno: l'Arsenal non ha mai rinunciato all'idea Vlahovic da quando, invano, provò a soffiarlo proprio alla Juventus, così come Chelsea e Manchester United sono alla ricerca di un centravanti per la stagione che verrà. Bayern Monaco e Paris Saint-Germain sono altre ipotesi che rimangono sul tavolo, così come quella affascinante e suggestiva che conduce al Real Madrid - opzione molto gradita a chi assiste il giocatore - complicata tuttavia dalla presenza ancora molto ingombrante di un certo Benzema. La Juve frena, Calvo smentisce, ma il futuro di Vlahovic è ancora tutto da scrivere.