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    Boban non fa sconti: "Milan dominato per un'ora, come può Fonseca definirla una prova fenomenale?"

    Boban non fa sconti: "Milan dominato per un'ora, come può Fonseca definirla una prova fenomenale?"

    • Redazione CM
    Zvonimir Boban non è persona propensa a fare sconti. A nessuno. Nemmeno nei confronti della squadra di cui è stato per molti anni calciatori e poi, per un periodo più breve, dirigente. Non stupisce dunque che, nella sua ritrovata veste di opinionista per Sky Sport, l'ex campione rossonero abbia commentato in maniera anche abbastanza severa la prestazione del Milan contro il Bayer Leverkusen in Champions League. La sconfitta per 1-0 degli uomini di Fonseca è stata giudicata così da Boban: “Non sono d'accordo con l'analisi fatta dal mister. Il Bayer Leverkusen ha dominato la partita per un'ora, poi dopo il gol è stato il Milan ad imporsi. Credo sia stata una gara strana, difficile da spiegare, ma di sicuro non la definirei fenomenale come ha fatto Fonseca. Anche perché alla fine il Milan ha perso. Dopo la rete, il Milan si è liberato un po' mentalmente, ha preso coraggio ed ha creato qualcosa in fase offensiva. Ma nella prima ora è stato letteralmente dominato, giocando quasi solo in difesa. Quindi la sconfitta non è stata sfortuna, il Bayer Leverkusen ha meritato per la prima ora di gioco”.

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    L'allenatore del Milan Paulo Fonseca – che aveva avuto già un confronto diretto con Boban e Fabio Capello in occasione del precedente impegno di Champions League contro il Liverpool – aveva giudicato con questi toni la prova dei suoi giocatori a Leverkusen: “Non abbiamo vinto, ma è la partita che mi è piaciuta di più da quando sono qui. Nel secondo tempo abbiamo giocato molto bene. Siamo delusi per il risultato ma dobbiamo essere bravi a capire per la gara che abbiamo disputato”.

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    Zvone Boban non era stato troppo tenero nemmeno nei confronti di Rafa Leao, commentando il suo attuale momento, prima dell'inizio della partita e sempre a Sky Sport: “Morata, Abraham, Pulisic e Leao volti della rinascita? Leao non c’entra nulla, merita tutte le critiche. È tempo di avere più continuità e coraggio. Gli altri anni l’ho sempre difeso, per un linguaggio del corpo sbagliato riceveva troppe critiche nonostante i numeri e le giocate di alto livello. Quest’anno deve svegliarsi. Deve essere presente. Ogni tanto cammina sulle punte e sembra che sia scazzato, ma non è così. È un bravo ragazzo, ma sembra che mentre tutti siano dentro lui sia fuori. Non ce l’ha nella natura, va allenato. Ma come potenzialità è un fenomeno assoluto”.

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