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    Bari, Magalini ds. Sfuma Inzaghi, c'è Vivarini per la panchina: il piano di De Laurentiis

    Bari, Magalini ds. Sfuma Inzaghi, c'è Vivarini per la panchina: il piano di De Laurentiis

    • Gabriele Stragapede
    Tempo di rifondazione in casa Bari. L’ultima stagione, per la piazza pugliese, è stata qualitativamente pessima: la salvezza, centrata grazie al successo per 0-3 nella sfida di Terni durante il playout di ritorno, ha evitato che la squadra del capoluogo pugliese ritornasse in Serie C, dopo aver sfiorato la promozione solamente 365 giorni prima. Ma questo è il passato, ora la proprietà barese, con a capo Luigi De Laurentiis, deve sciogliere alcuni nodi importanti per cominciare a programmare una stagione che dovrà essere all’altezza delle aspettative di Bari città e club.

    PRIORITA’ AL DS – Prima di tutto, sul taccuino di De Laurentiis, c’è da risolvere la questione direttore sportivo. Dopo l’annunciata separazione con Ciro Polito, il Bari ha individuato il profilo perfetto - una volta incassato il rifiuto da parte di Guido Angelozzi a Frosinone - per rivitalizzare le ambizioni della piazza: trattasi di Giuseppe Magalini, che ha un contratto in scadenza il 30 giugno 2024 con il Catanzaro, ma ha già comunicato alla società calabra la volontà di sposare un nuovo progetto, con Bari che sembra essere la destinazione ideale. Le parti stanno trattando per definire la durata contrattuale e si stanno avvicinando sempre più alla fumata bianca. L'accordo è ormai a un passo, con Magalini che - nel corso delle prossime ore - chiuderà il proprio rapporto professionale con il Catanzaro in un incontro con la società calabrese. Una volta arrivato l’annuncio, ci sarà anche una novità nello staff dirigenziale: ad affiancare Magalini, ci sarà l’ex capitano, appena ritiratosi dal calcio giocato, Valerio Di Cesare che fungerà da figura di raccordo tra la dirigenza e la prima squadra, cominciando una nuova avventura professionale a Bari.

    POI IL TECNICO – Risolto l’enigma ds, il Bari stabilirà anche la guida tecnica. Tante le voci che sono circolate in questi giorni, ma, allo stato attuale dei fatti, in pole position ci sono due candidati: Vincenzo Vivarini - che ha chiesto l'addio al Catanzaro dopo un summit con il club e con il Frosinone che lo ha messo nel mirino - e Filippo Inzaghi - su quest'ultimo è forte la concorrenza del Pisa, con il club nerazzurro che ha bloccato Inzaghi che, tuttavia, non ha ancora firmato l'accordo, perché prima ci dovrà essere l'annuncio del nuovo direttore sportivo dei toscani -, che tanto bene hanno fatto nelle loro annate in cadetteria. La scelta di Inzaghi sembra essere stata presa verso Pisa, per questo, in particolar modo, è l'ex Ascoli a interessare al Bari per le sue capacità di gestione del gruppo e di valorizzazione dei giovani (oltre al fatto che conosce già la piazza, dopo l'esperienza nel 2019/20), caratteristiche che l'hanno portato a centrare una promozione fantastica a Catanzaro e una grande annata terminata ai playoff. Il problema risale in una clausola rescissoria presente nel contratto fino al 30 giugno 2025. Anche per questo, il Bari sta sondando Alberto Aquilani (in un gioco di incastri con il Pisa, di cui è allenatore sino al giugno 2025, e Inzaghi, suo possibile successore), mentre rimangono defilati i profili di D'Aversa (che accetterà la corte del Cesena), Sottil, Longo e Donati. La concorrenza da battere sarà ampia, ma il Bari sembra pronto a organizzare il futuro e il mercato della prossima stagione. La decisione, tuttavia, arriverà solo una volta che sarà nominato il nuovo direttore sportivo. E’ tempo di decisioni in casa Bari, De Laurentiis sfoglia la margherita. E’ arrivato il momento di rispettare le promesse fatte alla piazza e riportare Bari dove merita.

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