Getty Images
Barcellona, il caso Dani Olmo può costare caro a Laporta: ultimatum degli oppositori, dimissioni o sfiducia
- 5
Si fa incandescente la temperatura in casa Barcellona. La surreale vicenda che vede protagonista Dani Olmo e Pau Victor, che il club blaugrana non ha potuto tesserare per la seconda metà di stagione per questioni finanziarie, sta agitando in questi giorni gli oppositori del presidente in carica Joan Laporta, che tornano a premere per chiederne un passo indietro ufficiale. Il danno economico e di immagine che rischia di provocare la mancata iscrizione dei due calciatori viene ritenuto inaccettabile da una fetta consistente dei soci, che hanno così deciso di passare all'azione.
Già nei giorni scorsi il gruppo “Som un clam” aveva manifestato il proprio dissenso nei confronti del numero uno del Barcellona, ma nelle ultime ore la protesta si è allargata sensibilmente – sia in termini numerici che di peso specifico dei soggetti coinvolti – e si fa portatrice di un messaggio perentorio. I dissidenti chiedono le immediate dimissioni di Joan Laporta o, in alternativa, sono pronti ad avviare una mozione di sfiducia e dunque chiedere il voto dell'intera piattaforma dei tifosi. Secondo quanto riferiscono i media spagnoli, ben dieci gruppi di opposizione che coinvolgono anche una figura molto ascoltata come l'ex candidato alle presidenziali Victor Font – capace di ottenere quasi 17.000 voti – si sono riunite chiedendo a Laporta di rimettere il mandato nelle mani della società o comunque di sottoporsi alla fiducia.
Oltre alle note vicende relative a Dani Olmo e Pau Victor, per i quali il Barcellona ha presentato ricorso al Consiglio Superiore dello Sport del governo dopo i ripetuti no di Liga e Federazione alla richiesta di reintegro in organico dei calciatori, gli oppositori rinfacciano a Laporta l'incasso di una lauta commissione per il rinnovo dell'accordo di sponsorizzazione con Nike, i rapporti assenti con la tifoseria e la contrattazione di un giocatore per la formazione di basket dalla “dubbia onorabilità”, il francese Thomas Heurtel. Sedotto e abbandonato all'aeroporto una volta che la protesta per il suo ingaggio è montata. I contestatori hanno pubblicato un comunicato ufficiale per chiarire la loro posizione chiedendo un cambio di passo, minacciando in cambio lo stato di agitazione per mettere spalle al muro la presidenza del Barcellona.
Già nei giorni scorsi il gruppo “Som un clam” aveva manifestato il proprio dissenso nei confronti del numero uno del Barcellona, ma nelle ultime ore la protesta si è allargata sensibilmente – sia in termini numerici che di peso specifico dei soggetti coinvolti – e si fa portatrice di un messaggio perentorio. I dissidenti chiedono le immediate dimissioni di Joan Laporta o, in alternativa, sono pronti ad avviare una mozione di sfiducia e dunque chiedere il voto dell'intera piattaforma dei tifosi. Secondo quanto riferiscono i media spagnoli, ben dieci gruppi di opposizione che coinvolgono anche una figura molto ascoltata come l'ex candidato alle presidenziali Victor Font – capace di ottenere quasi 17.000 voti – si sono riunite chiedendo a Laporta di rimettere il mandato nelle mani della società o comunque di sottoporsi alla fiducia.
Oltre alle note vicende relative a Dani Olmo e Pau Victor, per i quali il Barcellona ha presentato ricorso al Consiglio Superiore dello Sport del governo dopo i ripetuti no di Liga e Federazione alla richiesta di reintegro in organico dei calciatori, gli oppositori rinfacciano a Laporta l'incasso di una lauta commissione per il rinnovo dell'accordo di sponsorizzazione con Nike, i rapporti assenti con la tifoseria e la contrattazione di un giocatore per la formazione di basket dalla “dubbia onorabilità”, il francese Thomas Heurtel. Sedotto e abbandonato all'aeroporto una volta che la protesta per il suo ingaggio è montata. I contestatori hanno pubblicato un comunicato ufficiale per chiarire la loro posizione chiedendo un cambio di passo, minacciando in cambio lo stato di agitazione per mettere spalle al muro la presidenza del Barcellona.
Commenti
(5)Scrivi il tuo commento
Il calcio e diventata tristezza non merita piú di esistere.