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  • Caso Dani Olmo, ufficiale: no da Liga e Federazione alle licenze. Il Barcellona si mette nelle mani del Governo

    Caso Dani Olmo, ufficiale: no da Liga e Federazione alle licenze. Il Barcellona si mette nelle mani del Governo

    • Federico Albrizio
    Il caso Dani Olmo e Pau Victor a Barcellona è più aperto che mai: no ufficiale da Federazione e Liga alle licenze dei due giocatori, ora il club si mette nelle mani del Governo.

    Nuovo aggiornamento dalla Spagna in merito al tesseramento per la seconda metà di stagione dei due giocatori, un altro rifiuto che complica nettamente i piani della società blaugrana, che può ricorrere ala giustizia sportiva e a quella ordinaria come ultima spiaggia per risolvere la situazione.

    "FUORI TEMPO MASSIMO" - Come riporta Marca, dalla Federcalcio fanno sapere che il Barcellona "è fuori tempo massimo e nulla è cambiato", confermando così quanto già fatto sapere dalla Liga. Nonostante ciò, il club blaugrana nella serata di ieri aveva fatto trapelare un cauto ottimismo fino alla serata di ieri.

    NESSUNA NUOVA DOCUMENTAZIONE - Secondo quanto appreso dal quotidiano spagnolo la RFEF (Federazione spagnola) non ha ricevuto alcuna nuova documentazione da parte del club guidato da Joan Laporta in merito alla vendita dei palchi VIP del nuovo Camp Nou a due società del Medio Oriente, operazione che avrebbe garantito al Barça circa 100 milioni di euro consentendo così di rispettare i limiti imposti dal regolamento della Liga sul monte ingaggi.

    IL LIMITE ERA IL 31 DICEMBRE - La situazione è bloccata e conferma quanto Liga e Federcalcio hanno sempre ribadito negli ultimi giorni: la data limite per la richiesta di nuove registrazioni era il 31 dicembre scorso e da allora per i blaugrana non si sono registrate novità. Il tempo per il percorso codificato dalle due istituzioni calcistiche è terminato, ma per il Barcellona non sono finite le possibilità di ottenere il tesseramento di Dani Olmo e Pau Victor, evitando inoltre la possibilità che Olmo si svincoli automaticamente - come previsto nel suo contratto - e chieda il pagamento dello stipendio fino al 2030, con i catalani che dovrebbero poi mettere a bilancio l'intero importo ancora da pagare al Lipsia, per un totale di oltre 40 milioni di euro.

    Caso Dani Olmo, ufficiale: no da Liga e Federazione alle licenze. Il Barcellona si mette nelle mani del Governo

    NELLE MANI DEL GOVERNO - Il Barça ora ha due strade che può percorrere e la prima - che sta prendendo sempre più quota - è quella di mettersi nelle mani del Governo. I blaugrana possono rivolgersi al Consiglio Superiore dello Sport (CSD) affinché prenda una decisione in merito. Pista percorribile, perché dopo le anticipazioni della stampa spagnola è arrivata anche la decisione ufficiale da parte di RFEF e Liga con un comunicato ufficiale.

    IL COMUNICATO DI LIGA E RFEF - Di seguito il comunicato congiunto di Liga e RFEF:

    "Il Comitato di Monitoraggio dell'Accordo di Coordinamento RFEF-LaLiga si è riunito per affrontare la richiesta di visto preventivo e l'elaborazione delle licenze federative dei giocatori Sig. Daniel Olmo Carvajal e Sig. Pau Víctor Delgado, elaborata dal Barcellona.

    Dopo che il 3 gennaio 2025 il Barcellona ha soddisfatto i requisiti relativi al controllo economico della Liga e una volta completata la documentazione pertinente da parte del club, l'organismo di convalida del budget della Liga ha deciso di estendere il limite di costo della squadra sportiva del Barcellona dalla data suddetta.

    In questo senso, dopo aver richiesto le licenze per i suddetti giocatori da parte dell'FC Barcelona e dopo aver analizzato le normative federative applicabili, la Commissione di Monitoraggio si impegna a non concedere il visto preventivo o la licenza definitiva richiesta dal Barcellona. per i giocatori Sig. Daniel Olmo Carvajal e Sig. Pau Víctor Delgado secondo l'interpretazione letterale degli articoli 130.2 e 141.5 del Regolamento Generale della RFEF, che impediscono ad un giocatore il cui viene revocata la licenza può, nel corso della stessa stagione, acquisire una licenza nella stessa squadra della società alla quale era già legato".

    IL BARCELLONA RICORRE AL CONSIGLIO SUPERIORE DELLO SPORT - Il Barcellona, evidenzia la stampa spagnola, ha deciso di mettersi nelle mani del CSD, che può entrare in scena poiché si tratta di una questione di carattere pubblico. Si tratterebbe di richiedere una nuova licenza e il CSD avrebbe un ruolo chiave, a patto che i catalani rispettino il Fair Play Finanziario. La seconda opzione sarebbe stata ricorrere direttamente alla giustizia ordinaria.

    LA REGOLA 1:1 - Un'altra situazione chiave per il futuro del Barcellona è il rispetto della regola 1:1 imposta dalla Liga, ovvero spendere massimo per quanto si guadagna. Nelle prossime ore il club blaugrana dovrebbe rientrare nei parametri grazie ai circa 28 milioni di euro riconosciuti da un gruppo di investitori per lo sfruttamento dei posti VIP del Camp Nou. Il club potrebbe destinare tutto il denaro incassato dalle vendite a nuovi acquisti.

    Qui tuttavia scatterebbe il paradosso: nonostante il rispetto della regola 1:1, il tecnico Hans Flick non avrebbe più in rosa Dani Olmo e Pau Victor. Le due situazioni infatti sono slegate una dall'altra nonostante si tratti dello stesso regolamento, poiché come detto il limite per quest'ultima condizione è ormai passato.

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    Ric Faz
    Ric Faz

    Del governo??!tipo che anche loro hanno un la russa/viola che para loro il deretano e permette pr...

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