
Antonio Conte e il Napoli hanno già vinto lo Scudetto
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Nelle ultime settimane, la serie di infortuni che ha colpito il club azzurro ha ulteriormente ridotto la gamma di opportunità e di scelte, soprattutto quando certi momenti di determinate partite richiedono la possibilità di mettere mano alla panchina e trovare le soluzioni per produrre una svolta. Anche nell'economia di un campionato. Lo abbiamo sottolineato in occasione delle più recenti uscite del Napoli, una squadra che ha perso brillantezza rispetto alla prima travolgente metà di stagione, lasciando in particolare parecchi punti sul tavolo con secondi tempi non all'altezza di una squadra che voglia vincere lo Scudetto. Eppure, la bravura nel trovare al proprio interno sempre nuove risorse, l'ostinazione tipica del suo allenatore a rimanere attaccato all'obiettivo massimo sino alla fine, ha saputo compensare limiti tecnici e di organico rispetto all'Inter che non possono essere negati.
Il “folle” calendario dei nerazzurri, la sequenza infinita di impegni ravvicinati e su più fronti non è sufficiente a spiegare la poca distanza tra le due pretendenti allo Scudetto a sei giornate dalla fine. Per mentalità, abitudine alla vittoria e alle lunghe cavalcate, l'Inter ha iniziato la stagione con un vantaggio nei confronti del Napoli che, quanto meno, si è confermato e mantenuto nel corso dell'annata. Simone Inzaghi e i suoi giocatori stanno confermando – andando oltre la stanchezza e l'usura fisica e mentale – di aver raggiunto uno status che gli uomini di Conte sperano di colmare negli anni. Confidando, in primis, nella permanenza in panchina del loro condottiero. Trovarsi oggi a -3 dall'Inter campione in carica e con l'obiettivo del Triplete alla portata, farlo anche nel momento di maggiore appannamento – in un periodo in cui ad un Buongiorno non in perfette condizioni fisiche si aggiungono i problemi di Juan Jesus, per non parlare delle squalifiche – assumono un significato ed un'importanza ancora maggiori.
Per la cronaca, il Napoli che contro l'Empoli ha schierato una linea con Mazzocchi, Rrahmani, Juan Jesus e Olivera e ha chiuso con Rafa Marin e Spinazzola è oggi la miglior difesa dei 5 principali campionati europei con appena 25 reti concesse. E sta tirando fuori il massimo da tanti giocatori in cerca di rilancio – il McTominay scaricato dal Manchester United senza troppi complimenti ne è l'emblema – o in parabola discendente come Lukaku (11 goal e 10 assist). Finisca come finisca, Antonio Conte è tornato e ha già vinto il suo personale Scudetto.

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Tenendo conto che lo davate per decimo e che ottobre dicembre avrebbe litigato con De Laurentiis...