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    Violamania: vendere Nico Gonzalez alla Juve sarebbe una sconfitta. All’Atalanta ancora di più

    Violamania: vendere Nico Gonzalez alla Juve sarebbe una sconfitta. All’Atalanta ancora di più

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     “Nico Gonzalez resta con noi al 99%”. A proferire queste parole fu Daniele Pradè, direttore sportivo della Fiorentina durante la conferenza di fine stagione dell’anno appena passato. Parole che pesanti nonché confortanti per la piazza in quel momento ferita dalla brutta sconfitta in finale di Conference. Ma la sensazione diffusa fu che quell’1% di possibilità di vederlo andar via fosse una percentuale decisamente sottostimata. E oggi l’argentino è al centro di tante voci di mercato che lo stanno riguardando.
     
    DUELLO – E in un clima di insoddisfazione piuttosto diffusa in riva all’Arno, la possibilità di vedere il miglior calciatore della squadra sacrificato sull’altare del taglio del monte ingaggi non fa che aumentare la preoccupazione dei tifosi per la stagione alle porte. Anche e soprattutto vista l’emergenza in mezzo al campo e il grande ritardo con cui la dirigenza sta ricostruendo la mediana dopo i tanti addii. Ma torniamo a Nico Gonzalez. L’argentino per la dirigenza non è incedibile, purché arrivi sul tavolo un’offerta soddisfacente. Ma la sua cessione sarebbe un brutto segnale soprattutto per due aspetti. Il primo tecnico: in una squadra che ha versato lacrime e sangue sui gol fatti, Nico è l’unico ad aver segnato con una certa regolarità in questi tre anni. Il secondo riguarda le squadre che si stanno dando battaglia per arrivare all’argentino: Juventus e Atalanta.
     
    NEMICI MA MICA TANTO – Chi vi scrive non è un grande fan della concezione (che a volte sfocia nell’ossessione) dell’odio verso la Juve a tutti i costi che a Firenze si respira un po’ ovunque. Ma cedere per la terza volta in quattro anni il miglior giocatore della rosa alla Juventus sarebbe un atto che non tiene conto della storia della maglia viola. E passino pure i tanti affari che in queste stagioni si stanno susseguendo sull’asse Firenze-Torino. Ma vedere Nico, dopo Chiesa e Vlahovic, con la maglia bianconera, sarebbe qualcosa di difficilmente digeribile per la tifoseria gigliata. E a ragione.
     
    RIVALI (?) – Discorso diverso ma analogo anche per quello che riguarda l’Atalanta, squadra che (e non ce ne vorranno gli amici nerazzurri) è sempre stata storicamente un gradino sotto alla Fiorentina per blasone e caratura. Oggi l’Atalanta è una realtà straordinaria e consolidata frutto di un grande lavoro fatto a livello dirigenziale e tecnico. Qualcosa a cui anche la Fiorentina potrebbe e vorrebbe ambire, con gli strumenti giusti. Cedere il proprio elemento di maggior talento ad una diretta concorrente come l’Atalanta sarebbe come ammettere la superiorità del progetto tecnico dei nerazzurri rispetto a quello dei viola. E probabilmente è così, ma sarebbe una brutta sconfitta.  
     

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