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    Silvestri: "Sono cresciuto con la Sampdoria. All'Udinese non sentivo parlare in italiano nello spogliatoio"

    Silvestri: "Sono cresciuto con la Sampdoria. All'Udinese non sentivo parlare in italiano nello spogliatoio"

    • Lorenzo Montaldo
    La Sampdoria nelle mani di Marco Silvestri: il nuovo portiere blucerchiato è arrivato sul gong del calciomercato, e il numero uno è pronto a prendersi la titolarità tra i pali della squadra di mister Sottil. "Non è facile decidere la destinazione in un'ora, ma la mattina dopo quando mi sono svegliato ero carico e convinto di aver fatto la scelta giusta" ha detto il numero uno doriano ai media ufficiali della società genovese. "La Sampdoria è una società che conosco da sempre, in qualche modo ci sono cresciuto. Vengo da un paesino dell’Appennino tosco-emiliano e quand’ero bambino non vedevo l’ora che venisse giugno perché arrivavano tutti i genovesi in vacanza. La maggior parte dei ragazzi tifava Samp e tuttora sono abbonati allo stadio. Sono cresciuto con la consapevolezza dell’amore che c’è in questa città per questa maglia e per questa società".

    "Ho accettato perché era la Sampdoria, un'altra squadra di B non l'avrei accettata. In Italia ma non solo tutti sanno che la Samp è in Serie B ma non è da Serie B ed è anche per questo che ho accettato la proposta del direttore e del mister. Il mister è stato determinante, so che certe cose che mi ha detto sono vere e non dette per 'acchiapparmi'. La squadra è molto forte ma resta un campionato difficile ed essere promossi è sempre un’impresa. L'ho fatta con il Verona ed è complicato, le basi però ci sono, sono molto carico e non vedo l’ora di iniziare questa avventura. Conosco diversi ragazzi, mi fa molto piacere, oggi in spogliatoio sentivo parlare solo italiano cosa che all'Udinese non succede, lì si parla solo inglese, italiani eravamo pochissimi. Conosco Borini, Ferrari, Depaoli, con Vieira eravamo al Leeds insieme. Vismara con il Bari è stato eroe di giornata. L’atmosfera di Marassi è da pelle d’oca: in questo stadio ci ho giocato diverse volte da avversario e mi ha sempre caricato tantissimo. La tifoseria? Ci darà una grossa mano".

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