
San Siro "obsoleto e deteriorato, 72 milioni prezzo corretto". L'Agenzia delle entrate e l'esempio dello stadio della Juventus
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Partiamo dal Meazza e dai calcoli che hanno portato alla cifra finale di 72 milioni di euro, partendo da un tetto di 231,3 milioni (valore di produzione a nuovo). Due le cause: il deterioramento fisico della struttura valutato in 89 milioni e soprattutto «l’obsolescenza funzionale», il valore finito nel mirino delle critiche.
«Si è preso atto — scrive l’Agenzia, come riporta Corriere.it — che il Meazza ha caratteristiche non più adeguate alle richieste dei suoi utilizzatori, ossia non allineate agli stadi di nuova concezione (necessità di un maggior numero di sky box, maggiore superficie per sale hospitality-executive, spazi commerciali e di intrattenimento ricreativo)». Vale un taglio del 30 per cento sulla stima iniziale, pari a 69,4 milioni.
«Tale valore — continua l’Agenzia — è stato ricavato sulla base della minore redditualità dello stadio Meazza, comparato con uno stadio di nuova concezione come quello della Juventus».
L’Agenzia risponde anche a un’altra critica: il fatto che nella stima sia stata esclusa la possibilità di ristrutturare San Siro. «Tale interpretazione risulta tuttavia errata. L’Agenzia non si è espressa in merito alla fattibilità tecnica della ristrutturazione, non essendo questo lo scopo della stima e non avendo inoltre nemmeno i dati del progetto di riqualificazione di Webuild». Nella perizia non vengono neanche conteggiati i costi del nuovo stadio, né la rifunzionalizzazione del Meazza «né gli eventuali costi di bonifica, così come condiviso con il Comune».
Per l’Agenzia che San Siro resti in piedi sia demolito o sia rifunzionalizzato «non impatta con l’attuale valore di stima del manufatto». Viene spiegato anche perché è stato utilizzato il procedimento del «costo di costruzione deprezzato» al posto dell’approccio reddituale «in quanto l’orizzonte temporale dei canoni certi (di locazione dello stadio, ndr) è breve, in esaurimento entro il 2030 (scadenza della convenzione)». E siccome i club si muovono in un contesto di monopolio essendo le «uniche società calcistiche interessate alla locazione del Meazza, se non si procedesse con la vendita i club andrebbero altrove e «questo comporterebbe l’interruzione dei flussi di locazione, risultando infatti difficile la successiva intercettazione di un soggetto terzo, con capacità economica tale da poter sostenere il canone del Meazza in maniera continuativa».
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dispice perchè san siro è un bellissimo stadio e caratteristico nonostante i tanti anni passati,...