Sampdoria, 100 milioni investiti in due anni. Ecco le cifre del mercato
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Anche per questo motivo la scalata immediata in Serie A deve essere un obiettivo primario. Il ds Accardi ha dovuto lavorare tra i paletti della Figc, un monte ingaggi per sua fortuna flessibile, ma numerosi incastri da far quadrare. Inizialmente il dirigente si è mosso con le risoluzioni, togliendo dalla Samp gli stipendi di Verre, Askildsen e Conti, poi ha operato sulle cessioni. Sono 15 i milioni incassati sino ad oggi: 5 da Leoni al Parma (possono diventare 8,5 con i bonus), 6 da Audero al Como, 3 tra De Luca (pagato 1,5 dalla Cremonese) Delle Monache e Montevago. Più o meno però uscirà entro fine stagione la stessa cifra dalla Samp per i riscatti. Ghidotti, Bellemo e Ioannou costeranno 3,5 milioni, Tutino 4 e Sekulov 2 milioni. Veroli ne costerà 2,5, ma in caso di promozione. Coda è stato prelevato a zero dal Genoa, con i bonus si può arrivare massimo a 600mila euro mentre Riccio è arrivato gratis con percentuale sulla prossima rivendita. Meulensteen e Vulikic comporteranno complessivamente un esborso di circa 1 milione di euro.
A giugno tra l'altro la Samp aveva già investito sul riscatto di Leoni dal Padova (1,5 milioni) e sulla prima rata di Pedrola al Barcellona. Diverso il discorso per Akinsanmiro. E' stato fissato con l'Inter un diritto di riscatto a 3 milioni in favore della Samp, ma i nerazzurri manterranno i controllo sul ragazzo: in favore del club milanese esiste un'opzione di controriscatto già fissata a 3,5 milioni.