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    Salernitana, Sousa: 'Mi sento ancora capitano di questa nave. Siamo sempre a rischio ma ci vediamo alla prossima...'

    Salernitana, Sousa: 'Mi sento ancora capitano di questa nave. Siamo sempre a rischio ma ci vediamo alla prossima...'

    Serata complicata per Paulo Sousa, allenatore della Salernitana sconfitta col risultato di 4-0 dall'Inter all'Arechi: "Nei primi 10-15 minuti l'Inter ha creato tanto, arrivando molto bene dall'esterno e con diversi giocatori dentro l'area. Poi credo che la squadra abbia iniziato a crederci e a crescere: il primo tiro in porta dell'Inter credo sia stato il gol. La squadra fin lì è stata bene: potevamo incidere, soprattutto a fine primo tempo, con le possibilità che abbiamo avuto, non solo in transizione perché abbiamo avuto una buona capacità strategica. Lì dovevamo incidere di più, perché abbiamo avuto diverse opportunità e dovevamo avere l'efficacia dell'anno scorso. L'ingresso di Lautaro ci ha messo in difficoltà, anche se ci abbiamo messo del nostro a livello individuale: questo sbalzo emotivo, questa perdita di concentrazione su quello che devi fare, che hai preparato, ha dato la possibilità all'Inter di costruire un risultato che ci penalizza tanto".

    Come vive le voci sulla sua panchina?
    "Con molta serenità e consapevolezza del lavoro che noi facciamo, quotidianamente. Cerchiamo di migliorare il potenziale della squadra, di integrare al più presto i giocatori nuovi arrivati quest'anno: lo stiamo facendo, sapendo che giocatori come Dia, Candreva, Coulibaly, sono determinanti e ti fanno alzare la qualità della squadra".

    Ma pensa che le voci siano giuste?
    "Io la vivo serenamente: da diversi anni sono molto sereno con me stesso, perché sono consapevole del nostro lavoro e di quello che facciamo. Fa parte del gioco e fa parte del calcio: le accetto. Non le posso controllare, è una cosa che non mi deve disturbare e devo continuare a lavorare, anche con giocatori di una certa età che hanno voglia di crescere, di giocare un certo calcio, di aiutare la squadra a salvarsi".

    Sette partite e non siete mai andati in vantaggio.
    "È successo anche l'anno scorso, poi siamo riusciti a rimontare le partite. È qualcosa su cui continuano tantissimo a lavorare per migliorare. Siamo sempre più forti difendendo più alti. Il dato è incontrovertibile: l'anno scorso siamo stati la seconda squadra in Serie A per efficacia, quest'anno siamo ultimi. Abbiamo creato più dell'anno scorso e la squadra sta crescendo tanto, sia in possesso che nell'area avversaria, ma l'efficacia ci sta mancando e questo ci sta penalizzando".

    Ci rivediamo alla prossima...
    "Alla prossima, alla prossima".

    A DAZN: "Quanto mi sento ancora capitano di questa nave? Molto di più di quando sono arrivato. E' una nave che ha bisogno di motivazioni, di consapevolezza. Io ho una consapevolezza chiara: la squadra lavora bene e ha voglia di migliorarsi. Stiamo cercando di introdurre i nuovi giocatori. Sappiamo l'importanza di Dia, di Candreva e Coulibaly. Contro l'Inter, che lotta per vincere tutte le competizioni, siamo stati molto bravi sia a livello strategico che a livello di gioco. Siamo stati sempre in crescita, abbiamo creato ma rispetto all'anno scorso l'efficacia è cambiata. L'anno scorso eravamo la seconda squadra per efficacia, quest'anno probabilmente l'ultima. Non siamo efficaci, ma la squadra c'è e con l'integrazione di questi giocatori che ora ci sono crescerà".

    Come si fa a trovare l'equilibrio?
    "Cerchiamo di lavorare sull'intensità della concentrazione. Tutti i gol che abbiamo subito sono evitabili. Dobbiamo crescere e migliorare in situazioni individuali. La Salernitana ha la voglia di andare in avanti, di far gol, di far risultato. Ma poi puoi subire una squadra matura come l'Inter. In area dobbiamo rimanere più attaccati agli uomini, non cercare le zone".

    Si sente a rischio?
    "Noi siamo sempre a rischio perché siamo allenatori, il risultato condiziona. Una vittoria cambia tutto. Ma sono molto sereno e consapevole di tutto ciò che stiamo facendo. Da quando sono arrivato la squadra è cresciuta, manca il risultato”.

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