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    Roma, Totti aveva previsto l'esonero di De Rossi: "E' lui il parafulmine, rischia di fare la fine di Mourinho"

    Roma, Totti aveva previsto l'esonero di De Rossi: "E' lui il parafulmine, rischia di fare la fine di Mourinho"

    • Redazione CM
    Francesco Totti sapeva già tutto?. L'ex capitano giallorosso ha rilasciato dichiarazioni di un certo peso in un'intervista al quotidiano Il Messaggero in edicola il 12 settembre: sei giorni dopo, con il pareggio 1-1 contro il Genoa in archivio, ecco l'esonero di Daniele De Rossi

    "Vedendo le spese folli che ha fatto sul mercato, la Roma deve arrivare per forza in Champions League. Se investi 100 milioni di euro e non ci arrivi è un fallimento totale. Anche perché senza Champions, De Rossi salta prima, non arriva fino alla fine. Daniele deve soprattutto farsi rispettare, chiudersi in se stesso e parlare con chi di dovere. Al suo staff, alle persone che sono vicino a lui, quelle in grado di dargli una mano, che cercano di fargli capire gli errori. Daniele ha un gruppo di lavoro forte, valido. Mi auguro e penso che ci riuscirà perché conosce bene la piazza, l’ambiente e la società". 

    DDR COME MOU - "Daniele è il parafulmine. E chi ci rimette è lui. Però, ripeto, fortunatamente è uno che conosce tutto e tutti. Rischia di diventare il nuovo Mourinho? Certamente, anche se in questo momento è l'unico che può fare l'allenatore a Roma. Ma torniamo al solito discorso, se c'è la società forte che esce allo scoperto e parla chiaro sugli obiettivi, allora è tutto tranquillo. In questo modo la piazza sa tutto. Invece ora la colpa, nel caso le cose non dovessero andare bene, ricadrebbe tutta su Daniele. È quello che è accaduto a Mourinho, perché José ci metteva la faccia. Però nessuno lo aiutava, nessuno parlava. Dopo è dura eh, mettersi contro sei milioni di persone. E dura, perché puoi essere chi vuoi, se non porti risultati, diventi il capro espiatorio. Ma Daniele ne è consapevole". 

    DYBALA - "Rimango del mio pensiero, anche perché non ho mai parlato male di Paulo. Ho sempre avuto massimo rispetto e ammirazione anche perché ho sempre detto che il giocatore più forte della Roma perciò va tutelato. Ma adesso vediamo come lo gestiranno. Quello che è accaduto ultimamente forse è stata un’incomprensione o un malinteso, vedremo. De Rossi è l'unico che lo vede quotidianamente e lo sa gestire. E poi, quando lui reputerà di farlo giocare dal primo minuto, lo farà giocare, oppure lo metterà in panchina. Va gestito, perché non può fare determinate partite ravvicinate. E non lo sostengo solo io". 

    PELLEGRINI - "A Lorenzo voglio bene, ma poi conta solo il rettangolo di gioco. Se non ti esprimi al meglio là dentro puoi essere chi ti pare. Ultimamente non ha giocato come dovrebbe. Purtroppo è la realtà dei fatti, Roma è una piazza particolare e le reazioni ci sono. La gente vuole l’attaccamento alla maglia, ma pure che giochi al cento per cento. E lui, essendo capitano, ha maggiori responsabilità rispetto agli altri. Gli consiglierei di restare o andare via? Difficile dirlo, se hai una tifoseria contro è complicato giocare. Lo è già salire le scalette dell’Olimpico". 

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    Francesco Chini
    Francesco Chini

    E anche oggi il Cap sbaglia domani. Però oh, non sa l'inglese.

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