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Perché De Rossi è stato esonerato dalla Roma: motivi e retroscena
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I MOTIVI DELL'ESONERO DI DE ROSSI - All'origine della separazione tra De Rossi e la Roma ci sono divergenze sul mercato estivo. Idee diverse, strategie opposte. L'allenatore aveva chiesto En-Nesyri del Siviglia, Ghisolfi puntava altri giocatori. L'allenatore lo aveva convinto a trattare il marocchino - che preferiva la Roma al Fenerbahçe - e al momento delle firme sul contratto il telefono del dirigente giallorosso squillava a vuoto. I dirigenti spagnoli erano pronti a chiudere, l'affare non si farà mai e il giocatore andrà in Turchia da Mourinho.
DJALO SENZA L'OK DI DDR E L'AFFARE BADE' - Dopo l'andata e ritorno di Danso tornato in Francia dopo le visite mediche, con Tiago Djalo è successo qualcosa di simile: il difensore era in uscita dalla Juventus, Ghisolfi lo tratta, lo prende. Ma mancava l'ok di De Rossi, l'allenatore preferiva altri profili. Così dopo i test fisici anche il portoghese fa dietrofront, torna alla Juve che lo girerà in prestito al Porto. Il nome di Daniele era Loic Badé del Siviglia: è saltato per 2 milioni di differenza tra offerta e richiesta.
FATTORE CRISTANTE - Negli ultimi giorni di mercato, prima della sfida con la Juventus, in un clima di tensione a Trigoria c'è stato un duro faccia a faccia tra De Rossi e Cristante: i due vengono alle mani prima di essere separati da giocatori e membri dello staff. Dopo quel confronto acceso circolano anche alcune voci di un possibile trasferimento last minute del centrocampista. Ma Bryan rimane, e in società già si stava iniziando a pensare a un addio all'allenatore... Doveva essere un progetto a lungo termine, si è trasformata in una storia interrotta dopo 360 minuti e un gol al 96'.
@francGuerrieri