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    Monza, Maldini conquista la Nazionale: il retroscena estivo che ha cambiato tutto. E la scelta del Milan…

    Monza, Maldini conquista la Nazionale: il retroscena estivo che ha cambiato tutto. E la scelta del Milan…

    • Daniele Longo
      Daniele Longo
    “Daniel é un giocatore speciale, diverso dagli altri. Gli mancava un po’ di continuità che ha trovato qui perché ora gioca sempre. Sono felice della chiamata in Nazionale, se l’è meritata”. Sandro Nesta gonfia il petto quando parla di Maldini convocato per la prima volta dal c.t Luciano Spalletti per il doppio impegno di Nations League contro Belgio e Israele. Il terzo Maldini a vestire la maglia azzurra dopo nonno Cesare e papà Paolo. L’ultima presenza azzurra di Paolo Maldini fu il 18 giugno 2002, l’ultima del padre Cesare il 13 ottobre 1963. Una storia incredibile, una storia italiana. 

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    SCELTA LUNGIMIRANTE -     Se Maldini ora può godersi appieno una esperienza in azzurro lo deve, sicuramente, al Monza e al suo amministratore delegato Adriano Galliani. Daniel in biancorosso é stato messo nelle condizioni di performare al massimo delle proprie possibilità, sostenuto in tutto e per tutto. Con una buona dose di fiducia che non aveva trovato nelle precedenti esperienze in prestito tra Spezia ed Empoli. Ecco perché il talento classe 2001 la scorsa estate ha rispedito al mittente alcune proposte arrivate al Milan dall’estero: nella sua testa c’era solo il Monza e il desiderio di rimanere in Serie A per conquistare la nazionale azzurra. Una decisione che si è rivelata vincente su tutta la linea. 

    FORMULA AD HOC - Le scelte fatte dal Milan sul mercato la scorsa estate hanno diviso i tifosi tra acquisti azzeccati e qualche rimpianto per chi è andato via a cuor leggero. Daniel ha chiuso la sua storia d’amore con il Diavolo perché aveva bisogno di giocare con continuità per completarsi dal punto di vista tecnico e umano. Premessa necessaria: Furlani aveva favorito la cessione al Monza per il rispetto e l’amicizia che lo lega a Galliani. Maldini è diventato un giocatore del club biancorosso a costo zero ma con una percentuale del 50% sulla futura rivendita. Una formula studiata ad hoc dall’agente Riso e che segue quella di Brescianini che ha portato circa 6 milioni nelle casse del club di via Aldo Rossi. 

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