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  • Milan, problema 9: non solo Joao Felix, come stanno le cose per Gimenez

    Milan, problema 9: non solo Joao Felix, come stanno le cose per Gimenez

    • Gabriele Stragapede
    Una sconfitta che rischia di ridimensionare sempre di più l’ambiente rossonero e di compromettere, quasi in definitiva, il fondamentale obiettivo stagionale fissato dalla proprietà dei meneghini, quel 4° posto così importante per una questione tanto sportiva quanto economica finanziaria. Il ko del Milan, a Torino contro la Juventus, sta lasciando ripercussioni in quel di Milanello. Il grido d’allarme lanciato dal tecnico Sergio Conceicao a fine partita è di quelli destinati a fare rumore: al Milan manca la fame, la voglia di prendersi le responsabilità, di vincere. Un discorso legato a una personalità che appare smarrita, solamente due settimane dopo la trionfale spedizione in terra saudita che ha regalato l’ottava Supercoppa Italiana della storia del club di Via Aldo Rossi.

    MIRINO PUNTATO – Ma oltre alla personalità, cosa sta mancando a questa squadra? Il gioco del calcio, tutto sommato, è quanto di più semplice possa esistere (l’ha chiarito anche Conceicao nella sua conferenza stampa di presentazione): vince chi segna più degli avversari. E se in questo straordinario mondo, il primo a pagare le conseguenze di risultati negativi è l’allenatore (Fonseca è stato allontanato da ormai tre settimane), ecco che in secondo luogo una riflessione va affrontata sui componenti della rosa. In particolar modo, la lente d’ingrandimento deve evidenziare come l’attacco rossonero non stia regalando importanti acuti.

    DATI – Al di là dell’opaca prestazione di Tammy Abraham ieri sera, è l’apporto complessivo a far manifestare qualche dubbio di troppo. L’8° posto in classifica è anche frutto dei soli 29 gol siglati in campionato: 6 in meno del Napoli capolista, 19 in meno dell’Inter, 17 in meno dell’Atalanta e anche 5 in meno della Lazio e della stessa Juventus, squadre con le quali il Milan dovrà lottare per sperare ancora nella qualificazione alla prossima edizione della Champions League. L’inglese è fermo a soli due centri in Serie A, Morata è a quota 5, Jovic (subentrato ieri sera) è fuori dal progetto tecnico, mentre Camarda (per quanto giovane, indiscutibilmente forte e con grande potenziale) non può a 16 anni ancora farsi carico dell’intero reparto offensivo rossonero.

    PRIMA JOAO FELIX – Che fare dunque? La risposta è semplice: mercato. Conceicao vuole qualcosa in più e un rinforzo di livello in attacco è ormai necessario per alzare l’asticella: in questa sessione, il Diavolo ha deciso di puntare subito su un attaccante esterno che sappia giocare anche in mezzo, mentre la prossima estate ci sarà l’assalto al vero numero 9. Da questo deriva l’interesse verso Joao Felix: il Milan lavora proprio per ottenere un prestito, con la possibilità di inserire un diritto di riscatto per il giocatore pagato 52 milioni la scorsa estate dai londinesi. I primi contatti ci sono già stati, nelle prossime ore il pressing diventerà ancora più forte. L’obiettivo è convincere il Chelsea inserendo un diritto di riscatto che si aggira intorno ai 35 milioni di euro nell’estate 2026: servirebbe, dunque, un prestito di 6 mesi per poi rinnovarlo per un altro anno.

    E POI… - Il portoghese, in caso di arrivo, porterà sicuramente maggiori soluzioni offensive a Conceicao, ma non potrà risolvere la complessità dei problemi in attacco del Milan. E così si studiano le strategie da attuare in estate, con vari profili sul taccuino del gruppo di lavoro formato dal senior advisor di RedBird Zlatan Ibrahimovic, l’amministratore delegato Giorgio Furlani e il direttore tecnico Geoffrey Moncada. Come rivelato da Calciomercato.com, da diverse settimane il Milan sta facendo seguire con la massima attenzione l’attaccante tedesco Jonathan Burkardt: il classe 2000 viene considerato uno degli attaccanti più interessanti del panorama calcistico internazionale e i rossoneri stanno costantemente monitorando e aggiornando il suo fascicolo. Ma non è l’unico nome.

    TUTTE LE PISTE - Santiago Gimenez del Feyenoord resta sul taccuino della squadra mercato meneghina e, in realtà, una trattativa è già stata avviata da tempo, Lorenzo Lucca dell’Udinese rappresenta un’opportunità presentata dal suo agente e che verrà ridiscussa nei prossimi mesi, mentre Troy Parrot, attaccante irlandese classe 2002 dell’Az Alkmaar, è fra i nomi che ancora scaldano l’interesse della dirigenza del Diavolo. Maggiormente complesse, invece, per concorrenza e costi, le piste che portano a Victor Osimhen e Benjamin Sesko. Il Milan cerca un 9 ed entro i prossimi sei mesi dovrà necessariamente trovarne uno per il futuro.

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    Commenti

    (59)

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    GrottiRN
    GrottiRN

    E' un problema dal 2012, non abbiamo più avuto un attaccante da 20/25 goal a stagione

    • 10
    • 1

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