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    Sampdoria, Cragno ce la fa: gioca lui

    Sampdoria, Cragno ce la fa: gioca lui

    Alessio Cragno ha svolto quasi interamente l'allenamento di rifinitura con i compagni, completando il primo allenamento completo in gruppo negli ultimi undici giorni. Le sensazioni sono positive e c’è una possibilità concreta che possa scendere in campo contro il Frosinone per difendere la porta della Sampdoria. Tuttavia, resta in preallarme Ghidotti, ormai pienamente recuperato dalla lesione muscolare che lo aveva tenuto ai box nelle scorse settimane.

    L'infortunio di Cragno risale a due settimane fa, nella sfida di Reggio Emilia, quando uno scontro con Vergara gli ha causato una contusione all'anca con ematoma e fastidio all'adduttore lungo della gamba destra. Già nel secondo tempo di quella partita, il portiere non aveva calciato il pallone, segnale chiaro del problema fisico. Gli esami svolti alla Casa della Salute hanno poi confermato la presenza di una lesione muscolare. Grazie ai trattamenti fisioterapici mirati, il problema è stato ridotto a un livello basso, aumentando così le chance di un recupero per la prossima gara.

    Per velocizzare il rientro, Cragno ha continuato a curarsi anche nei giorni di riposo, recandosi al Mugnaini per proseguire il percorso terapeutico. L'altro ieri ha iniziato a lavorare parzialmente sul campo, mentre ieri ha aumentato il carico di lavoro, partecipando anche a partitelle con il resto della squadra. Ha limitato i tiri e ha calciato soprattutto con il sinistro, per non sollecitare troppo la gamba destra.

    La decisione definitiva sul suo impiego contro il Frosinone verrà presa insieme allo staff medico, con il responsabile sanitario Manara e i fisioterapisti che valuteranno le ultime sensazioni del giocatore. A livello tattico, il pressing alto del Frosinone impone un portiere in grado di gestire bene i rinvii e questo aspetto sarà centrale nella valutazione finale, scrive Il Secolo XIX. In allenamento, Cragno ha indossato pantaloni lunghi e potrebbe scendere in campo con una fasciatura neurodinamica o con una cosciera elastocompressiva blu per proteggere ulteriormente la zona colpita.

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