Milan, per Theo Hernandez e Leao deve essere il derby del riscatto: è il momento di diventare leader
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Il Milan prova a fare quadrato alla viglia del Derby della Madonnina contro l’Inter. La squadra si è allenata con una buona intensità negli ultimi giorni. Concentrata e desiderosa di riscattare il momento negativo e la striscia di sei successi consecutivi ottenuta dai cugini. Non è più il momento degli alibi, Maignan e compagni devono gettare il cuore oltre l’ostacolo per riportare i tifosi rossoneri dalla propria parte.
PROVA D’APPELLO - Sarà certamente il derby di Leao, che si trova nuovamente al centro di numerose critiche dopo la scialba prestazione contro il Liverpool e il mancato saluto ai tifosi al termine della partita insieme al resto della squadra. Rafa divide sempre e comunque. Se per carattere e indole non potrà mai diventare un leader carismatico, allora la speranza di tutti è quella che possa diventarlo dal punto di vista tecnico. Con continuità e qualità sopratutto nelle partite in cui la posta in palio vale di più. Quale migliore occasione del derby di domenica sera? Il suo score, fin qui, contro l’Inter racconta che ha messo a segno solo 3 gol e 2 assist in quindici partite con dieci sconfitte, tre vittorie e due parteggi. Numeri brutti che gridano vendetta. E se per il Milan la sfida di domenica suona come una prova d’appello lo è ancora di più per il suo numero 10.
MILAN, I 3 DUBBI DI FONSECA PER IL DERBY
CHIAREZZA - Amici dentro e fuori dal campo, Theo Hernandez e Leao vivono un momento simile. Entrambi non sono ancora entrati particolarmente in sintonia con Paulo Fonseca e hanno iniziato la stagione con la testa ancora al calciomercato della scorsa estate. Per il primo é arrivato il momento di chiarire cosa vuole fare da grande: diventare il più forte di tutti nel ruolo o accontentarsi di essere uno dei migliori? Nei derby è andato spesso a corrente alternata soffrendo sopratutto in quelli giocati nella scorsa stagione. Al di là di quelle che saranno le considerazioni sul futuro da affrontare più avanti, Hernández deve dare l’esempio a un gruppo che tende a esaltarsi troppo nelle vittorie e a scomparire nelle difficoltà. Ora o mai più.
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