
Intermania, Inzaghi chiude senza 7 titolari a Parma: la regola di Capello coinvolge Real Madrid e Barcellona
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Premesso che bisogna riconoscere anche i meriti degli avversari, è difficile stabilire con certezza se questa differenza di rendimento sia dovuta a un calo più fisico o mentale. Il vice di Simone Inzaghi (in tribuna per squalifica), Farris ha spiegato nel dopo-partita: "Non vogliamo gestire, ma salvaguardare i calciatori per evitare infortuni". Un discorso condivisibile, ma che può rivelarsi un'arma a doppio taglio.
L'Inter a Parma chiude la gara con in campo soltanto 4 elementi della formazione tipo, cioè Thuram e i 3 più "vecchi": Sommer, Acerbi e Mkhitaryan. Senza 7 titolari: Pavard, Bastoni, Dimarco, Calhanoglu e Lautaro oltre allo squalificato Barella e all'infortunato Dumfries.
La differenza c'è e si vede tutta. Sotto l'aspetto tecnico-tattico, ma anche mentale e di esperienza. Un allenatore che di campionati ne ha vinti parecchi, Fabio Capello ripete spesso e volentieri: "Se non hai la testa, c'è poco da fare. Io facevo sempre questo esempio: in una partita non è come spegnere e accendere la luce". Impossibile dargli torto.
Però allo stesso tempo non è corretto il metro di giudizio utilizzato dalla critica di addetti ai lavori e tifosi nei confronti di Simone Inzaghi. Il tecnico dell'Inter, per lo stesso tipo di gestione che adotta ormai sistematicamente, viene giudicato in modo opposto in base ai risultati: ricevendo applausi quando vince e critiche quando non vince. Così è troppo facile, ma è il destino degli allenatori delle grandi squadre. Inzaghi e l'Inter non fanno eccezione. Così come Barcellona e Real Madrid, che ieri hanno pareggiato e perso in casa rispettivamente contro Betis e Valencia. Tutto il mondo è paese.
Commenti
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Ora è finalmente lecito criticare Inzaghi? E' un buon allenatore ma con alcune importanti lacune....