
Milan, Furlani vuole D'Amico per 4 motivi: Ibrahimovic candida Tare
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CONTATTO CON D'AMICO- Tony D'Amico è sicuramente uno dei migliori dirigenti italiani, i risultati ottenuti tra Verona e Atalanta sono sotto gli occhi di tutti. Rapido e risolutivo nelle trattative di mercato, ottimi contatti sia in Italia che all'estero, il dirigente abruzzese ha creato asset economici e tecnici per le società con le quali lavora e ha lavorato. Al Milan sono arrivate referenze più che positive sul suo conto e ci sono due voci particolarmente gradite a Giorgio Furlani: capacità di lavorare in un team e una presenza mediatica ristretta solo a quando necessario. Nel corso di questa settimana è previsto un contatto tra le parti per conoscersi meglio e scambiare idee e visioni per il futuro. D'Amico è il candidato principale di Furlani perché risponde perfettamente all'identikit ma ha un contratto importante in vigore con l'Atalanta e questo fattore va tenuto in grande considerazione. Furlani aveva sondato Giovanni Manna nei giorni scorsi ma il dirigente è legato al Napoli da un contratto, blindato, per altri quattro anni.
TARE ASPETTA - Zlatan Ibrahimovic ha avanzato la candidatura di Igli Tare, libero da due anni dopo i 14 anni da direttore sportivo della Lazio. E proprio questa condizione potrebbe fare la differenza: per D'Amico e Manna, ad esempio, il Milan non potrebbe formalizzare alcun accordo prima del termine della stagione. Il dirigente albanese, cosi come lo stesso D'Amico, lavora tanto anche all'interno dello spogliatoi nei rapporti con il gruppo squadra. L'ultimo contatto tra le parti risale al meeting londinese di un mese fa con Zlatan Ibrahimovic e Gerry Cardinale poi silenzio totale. Con il clamoroso dietrofront su Fabio Paratici la sua candidatura è quasi automaticamente tornata in auge e in questa settimana vedremo se sarà sposata anche da Giorgio Furlani o solo da Zlatan Ibrahimovic.
Commenti
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Management allineato e deciso, da Milan insomma