Milan, Gimenez non gira: incomprensioni con Conceicao, ecco cosa sta succedendo

Daniele Longo
07 apr 2025
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Due mesi senza gol sono un periodo troppo grande per un attaccante come Santi Gimenez. L'ultimo era arrivato nella vittoria di misura contro il Verona che ha portato proprio la sua firma. Allo stato attuale l'investimento da quasi 35 milioni di euro, bonus compresi, non sta ripagando ma dal club rossonero la fiducia nei confronti dell'ex Feyenoord è rimasta intatta. In ribasso quella, però, di Sergio Conceicao che nelle ultime tre uscite gli ha preferito l'inglese in prestito Tammy Abraham.

MOMENTO NEGATIVO - Dall'Eredivisie alla serie A cambia tanto, forse tutto. Da un campionato dove si segna sempre tanto a uno dove i dettagli fanno la differenza tra esaltazione e depressione. Gimenez ha sicuramente bisogno di tempo per capire come può fare male nel campionato, trovare quella continuità in fase realizzativa che aveva mostrato al Feyenoord. L'attaccante messicano dalla sua ha tanti alibi ma anche la consapevolezza che le occasioni, nitide, per determinare nelle sfide contro contro Como, Lecce, Lazio, Bologna, Napoli e Fiorentina le ha avute eccome. E la concorrenza si è fatta spietata con un Abraham finalmente decisivo e uno Jovic in una condizione fisica molto brillante.

RAPPORTO CON CONCEICAO - Sergio Conceicao, in questa fase della stagione, sta andando avanti dritto per la sua strada. Sicuramente Abraham in questo momento è in una condizione fisica e mentale molto buona, nettamente migliore rispetto a quella di Santiago Gimenez ma allo stesso tempo il tecnico portoghese sta facendo poco per cercare di valorizzare quello che è stato l'investimento economico più importante fatto dal Milan in questa stagione. Tra i due non è scoccata la scintilla e la discussione avvenuta in allenamento prima del derby di coppa Italia di certo non ha aiutato a risolvere la situazione. Una situazione di campo in un momento non facile per tutti Ora tocca al nazionale messicano risollevarsi soprattutto in vista della prossima stagione che vedrà un Milan diverso sia nella conduzione tecnica che nella composizione della rosa.

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