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    Ma quale Nico Williams? Raphinha distrugge il Bayern e le voci di mercato, Barcellona gli deve delle scuse

    Ma quale Nico Williams? Raphinha distrugge il Bayern e le voci di mercato, Barcellona gli deve delle scuse

    • Federico Targetti
    Raphinha, Raphinha, Raphinha. Hans Flick e Robert Lewandowski non hanno avuto pietà della loro ex squadra, il Bayern Monaco, caduto 4-1 in casa del Barcellona nella terza giornata di Champions League, ma la scena, questa sera e non solo, è tutta per Raphinha. L'ala sinistra del Barcellona, arrivata nel 2022 dal Leeds United, sta vivendo il suo momento migliore in Catalogna, con 9 reti e 8 assist fin qui in tutte le competizioni. Ma in estate più di un tifoso blaugrana lo voleva lontano da Montjuic. 

    LA CRONACA DELLA SERATA

    NICO E YAMAL - Riavvolgiamo brevemente fino alla metà di luglio, quando Lamine Yamal, il bimbo-prodigio del Barcellona, ha trascinato la Spagna al titolo di campione d'Europa a colpi di dribbling e balletti in coppia col dirimpettaio e amico Nico Williams, stella dell'Athletic Club di Bilbao. Per settimane i media spagnoli hanno fantasticato sul ricongiungimento del tandem Williams-Yamal all'ombra della Sagrada Familia, ma niente di tutto questo. I biancorossi del Pais Vasco non hanno mollato la presa, Nico non ha spinto per la cessione, il Barcellona non ha costretto Raphinha a togliere il disturbo - cosa che sarebbe stata necessaria, visti i problemi ormai cronici dei blaugrana in fase di tesseramento dei nuovi acquisti. E ora, a tre mesi di distanza, i tifosi culer possono ringraziare: era dai tempi della MSN, Messi, Suarez e Neymar, che il Barcellona non metteva a segno 43 gol nelle prime 13 partite.

    RIVINCITA - "La gente dovrebbe rispettare i giocatori del club. Vedere una foto del genere (una grafica con Williams che indossava la 11 del Barça, ndr) non mi è piaciuto", ha detto in conferenza stampa alla vigilia della sfida col Bayern, che ha giocato con la fascia di capitano. "È stato una mancanza di rispetto nei confronti del mio lavoro. La gente fa quello che vuole e mette il nome e il numero che vuole sulla maglia. Ma non ha influenzato il mio inizio. Ma sono motivato, ho un contratto di due anni. Ho iniziato sapendo di dovermi adattare ad altre posizioni e ad un altro modo di giocare, ma do il massimo. Se lavoravo al 100 per cento, ora do il 200 per cento". Eccome: solo Makaay, Aguero e Cristiano Ronaldo, fino a stasera, erano riusciti a segnare tre gol al Bayern Monaco in Champions League. Dite che è abbastanza per delle scuse ufficiali al classe 1996 di Porto Alegre? Nell'anno in cui il Real Madrid punta al dominio nazionale e internazionale con Mbappé, la risposta degli eterni rivali è tanto inaspettata quanto efficace: ha le treccine e la linguaccia di Raphael Dias Belloli, semplicemente Raphinha. 

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    keylor
    keylor

    non gli deve nessuna scusa, sono 2 giocatori dello stesso ruolo ma differenti, uno e' piu' da man...

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