Calciomercato.com

  • Redazione Calciomercato
    Laziomania: vittoria da big e +10 su Sarri, ma l'Inter non è cancellata. Con l'Atalanta prova del 9

    Laziomania: vittoria da big e +10 su Sarri, ma l'Inter non è cancellata. Con l'Atalanta prova del 9

    • Alessandro De Felice
    Una vittoria da big. Sporca, sudata, complicatissima. Un guizzo nel finale, quando ogni speranza sembrava ormai svanita. Un regalo di Natale con quattro giorni d’anticipo. Sotto l’albero, la Lazio di Marco Baroni trova quasi inaspettatamente in tre punti sul campo di un Lecce coriaceo e mai domo, capace di reagire e approfittare di una squadra biancoceleste stordita sfiorando l’impresa di portare a casa un risultato positivo nonostante un uomo in meno per oltre un tempo. 

    Il successo della Lazio è inaspettato non per il valore delle due compagini, nettamente differente sulla carta, ma per quanto visto in campo. La formazione di Giampaolo, reduce dal successo sul Monza nello scontro diretto e capace di fermare proprio al Via del Mare la Juventus, fornisce una grande prova, approfittando di una Lazio che dimostra di non aver smaltito completamente le tossine della sconfitta pesante contro l’Inter di lunedì scorso all’Olimpico.

    Quella in campo a Lecce è una squadra impaurita e senza le solite certezze che l’hanno contraddistinta in questa stagione, qualsiasi stadio, avversario e competizione sia. La squadra di Baroni è poco brillante sia sul piano del gioco sia su quello mentale ed evidenzia una difficoltà nelle giocate individuali. A Lecce, i biancocelesti producono una buona mole di gioco, senza riuscita a capitalizzare le occasioni create.

    La vittoria di ieri sera è una di quelle che in passato difficilmente sarebbero mai arrivate. Quelle gare in cui la squadra non è brillante, fatica, rivede i fantasmi dell’Inter e non riesce a scrollarsi di dosso quella sensazione di incubo vissuto ad occhi aperti pochi giorni prima.

    Non è un caso se il migliore è per distacco il Taty Castellanos, che insieme a Mario Gila tengono viva la Lazio e consentono alla formazione di Baroni di appoggiarsi sulle loro spalle nei momenti più difficili. È proprio l’argentino a costruirsi e poi trasformare il rigore dell’1-0, propiziando l’espulsione di Guilbert.

    Il ‘braccino’ della Lazio post Inter è ancor più evidente nel secondo tempo, dopo il gol di Tete Morente. Con un uomo in più e la forza di rimettere la testa avanti, i capitolini trovano la forza di reagire ma senza quella convinzione e cattiveria agonistica necessaria sottoporta. La prestazione resta positiva e la grande notizia arriva dai tre punti, conquistati grazie all’ennesimo gol dopo il 75’ e realizzato da un subentrato. La fotografia del cuore gettato oltre l’ostacolo da questa squadra. 

    La rete di Marusic consente alla Lazio di vincere, muovere la classifica e ritrovare un po’ di serenità e autostima perse contro l’Inter. Non del tutto. Perché questa squadra ha ancora strada e lavoro da fare per uscire definitivamente dal tunnel. Ma la sfida di Lecce, sul campo di una squadra in salute, rappresentava un crocevia fondamentale per dimostrare che il capitolo Inzaghi, Inter e 0-6 è già il passato.

    Il successo di misura - l’ennesimo - conferma che quella di Baroni è una squadra che sa vincere anche partite ‘sporche’, quelle che non meriti di portare a casa, una qualità fondamentale per essere grandi. I dieci punti in più in classifica rispetto ad un anno fa sono l’emblema della stagione che sta disputando la squadra di Baroni, chiamata ad un dicembre di straordinari da chiudere con l’esame di maturità più importante.

    Sabato prossimo all’Olimpico arriva l’Atalanta di Gian Piero Gasperini. Non più la ‘favola’ o l’outsider per lo Scudetto, ma una vera e propria candidata alla vittoria finale. Non la più attrezzata, ma quella con maggiore entusiasmo e rodaggio. Il test ideale per la Lazio, che dovrà giocare con il coltello tra i denti e con la voglia di strappare un risultato importante per ribadire le proprie ambizioni d’alta classifica in questo campionato.

    Il modo migliore per provare a scrollarsi definitivamente le tossine dopo lo 0-6 contro l’Inter e accelerare per uscire dal tunnel. Errori individuali, ‘braccino’ e paura non sono assolutamente ammessi contro una squadra che non perdona e ti punisci alla prima occasione. La ‘prova del nove’ al termine di un mese di fuoco, che ha visto gli uomini di Baroni affrontare due volte il Napoli, l’Ajax e l’Inter, prima di Lecce in trasferta e appunto Atalanta. La prova di maturità per verificare al giro di boa a che punto è questa squadra.

    Sotto l’albero la Lazio trova i tre punti, ma scoprirà molto di più su di sé dopo Natale. Cos’è e cosa vuole essere? La gara con l’Atalanta non poteva arrivare nel momento migliore. Il ‘dentista’ e l’aspirante ‘grande’: l’incrocio perfetto per capire se la squadra di Baroni è guarita dopo la brutta caduta o se il pesante ko con l’Inter ha lasciato un segno indelebile. 

    Commenti

    (17)

    Scrivi il tuo commento

    Laziale 68
    Laziale 68

    Per me con l'Atalanta uno fra Rovella e Guendozí a riposo (gioca Dele Bashiru o Castrovilli) e il...

    • 0
    • 1

    Altre Notizie