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Juventus, Allegri e Giuntoli a duello: sul Dna bianconero si decide il futuro del tecnico. Esonero o conferma?
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Ripartendo dalle parole pronunciate da Allegri alla vigilia di Roma-Juventus, è interessante metterle a confronto con quelle espresse lo scorso ottobre a Trento dal Football director bianconero, Cristiano Giuntoli, sempre sul tema del Dna Juve.
DNA JUVE ALLEGRI - Dice Allegri: "Ho avuto la fortuna di far parte di questa famiglia, di questo club, che ha un Dna unico come altre squadre. Difficilmente cambierà. Può essere modellato, ma non cambiato. Il Dna di ogni società va rispettato".
Come abbiamo già avuto modo di scrivere, bisogna capire cosa intenda Allegri. Perché se per Dna Juve si intende 'la vittoria non è importante, ma è l'unica cosa che conta', allora Allegri probabilmente ha ragione, perché si tratta di un imprinting talmente forte e radicato che difficilmente potrà essere cambiato da un allenatore (sempre che qualcuno voglia cambiarlo).
Se, invece, per Dna bianconero si intende che la Juve debba giocare soprattutto per non prendere gol, con un gioco poco propositivo e con una scarsa considerazione dell'idea di spettacolo (il 'circo', per Allegri), allora il tecnico livornese ha torto. Questo tipo di Dna si può cambiare eccome, e lo dimostra il fatto che, in passato, è già successo che qualcuno lo abbia fatto: pensiamo ad esempio al gioco espresso dalla prima Juve di Lippi, dalla Juve di Conte (soprattutto nella prima stagione) e, persino, dalla Juve dello stesso Allegri nel 2014-15 e 2016-17.
DNA JUVE GIUNTOLI - Ed è proprio guardando a questa seconda accezione che è interessante riesumare le parole pronunciate da Giuntoli a ottobre, perché il dirigente bianconero parlava proprio di questo quando affermava: "L'obiettivo è sempre quello di vincere, da lì non si scappa. Poi però bisogna analizzare le gare. Alcune cose vanno e altre no, lì bisogna intervenire. Non vogliamo essere solo fortunati, poi avremo grandi soddisfazioni. Abbiamo fatto gare di grande aggressione, dobbiamo portarla a lunghi periodi nella stessa partita. La volontà è di fare qualcosa in più, siamo contenti ma si può sempre migliorare".
IL FUTURO SI DECIDE SU QUESTO - In questo botta e risposta a distanza, Allegri dice che il Dna Juve non si cambia, mentre Giuntoli sembra dire che l'obiettivo della vittoria può, e deve, essere raggiunto anche attraverso strade di gioco più virtuose e moderne di quelle attuali. E probabilmente, a prescindere dal raggiungimento degli obiettivi della qualificazione alla Champions League e dell'eventuale successo in Coppa Italia, sarà su questo tema che verterà l'incontro a fine stagione fra dirigenza e tecnico, ed è in questa 'partita' che si deciderà il futuro di Allegri.
SONDAGGIO - Un futuro sul quale la società ha dubbi che gli ultras non hanno, chiedendo la riconferma del tecnico. E voi, lettori di calciomercato.com, da che parte state? La Juventus deve esonerare Allegri o confermarlo?
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