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  • Juventus, adesso Kalulu è il piano A e cambia le strategie di Giuntoli: l’idea di Thiago Motta e il riscatto

    Juventus, adesso Kalulu è il piano A e cambia le strategie di Giuntoli: l’idea di Thiago Motta e il riscatto

    • Marco Amato, inviato a Torino
    Il canovaccio è dei più usati e abusati, dai libri ai film per passare alle serie tv. L’”underdog” che arriva in sordina, con gli sfavori del pronostico, e che, più in là con la storia, dimostra il proprio valore e conquista tutti. Storia già vista e rivista, ma pur sempre affascinante, perché a tutti nella vita sarà successo almeno una volta di essere il piano C.
     
    Sicuramente è capitato a Pierre Kalulu che alla Juventus è arrivato come terza scelta, nel momento in cui il club bianconero era alla ricerca di un difensore duttile e dai piedi buoni. Il forcing su Calafiori e poi il prezzo che si impenna dopo l’Europeo, la missione nizzarda per Todibo e l’affare che sfuma al fotofinish, con il colpo di reni del West Ham. E, infine, l’occasione di mercato che la Juve ha colto al balzo, quel Kalulu che, probabilmente con troppa fretta, il Milan ha voluto piazzare in estate.
     
    Si intenda, il valore assoluto del calciatore non è stato messo in discussione: né dall’ambiente rossonero e né da chi ha storto il naso in bianconero al momento del suo arrivo. La questione, il grande interrogativo, è sempre stato di natura fisica. Kalulu, infatti, è reduce da una stagione decisamente sfortunata dal punto di vista degli infortuni. Nel 2023/2024 ha collezionato, con il Milan, solo 11 presenze per 505 minuti complessivi in campo. Soprattutto per questo il suo cartellino si è trasformato in un’occasione da prendere o lasciare, una scommessa che la Juventus ha deciso di accettare.
     
    Fino a qui tutto bene. Il 21 agosto la Juventus ufficializza l’acquisto di Kalulu, 5 giorni più tardi Thiago Motta gli concede il primo spezzone di gara contro l’Hellas Verona. Segnale importante: nessun dubbio, da parte del tecnico bianconero, né di natura fisica né di natura tattica o tecnica; fiducia totale. Da quel momento, una panchina contro la Roma e poi tre partite da 90’ contro Empoli, Psv e Napoli per uno score che al momento recita: 4 presenze per 283 minuti; già più della metà di quanto giocato nella passata stagione.
     
    La fiducia è totale, come dicevamo, ed è ripagata da prestazioni ottime: sia da terzino destro che da centrale di difesa. D’altronde è proprio quello che serviva, un difensore che garantisca – anche -, una prima costruzione tecnicamente pulita. E tutto questo apre il tema mercato: la scommessa sembra fin qui vinta, Thiago Motta ha fiducia in lui e questo indirizza anche le strategie di Cristiano Giuntoli. Kalulu è arrivato alla Juventus con la formula del prestito oneroso (3,3 milioni di euro) con diritto di riscatto fissato a 14 milioni, più 3 di eventuali bonus e il 10% della futura rivendita. Un’operazione che, se completata, si inserirebbe perfettamente nella politica aziendale che vede come pilastri la sostenibilità e la competitività. Insomma, Kalulu in questo momento si è dimostrato la risposta giusta a tutto: all’emergenza difensiva estiva, alle richieste di Thiago Motta, alle strategie di mercato bianconere. La partita è ancora tutta da giocare, siamo solo all’inizio, ma se la direzione è questa è difficile immaginare che la Juventus si lasci sfuggire il difensore francese.

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    Zebrone
    Zebrone

    Aspettare almeno il girone di andata per esprimere giudizi sui nuovi acquisti sembra eccessivo?

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