Simone Gervasio
Fattore Icardi e la variabile clausola: Osimhen tra Juventus e Napoli, cosa succede
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Victor Osimhen. Quanto se n'è parlato, quanto ne abbiamo parlato pure noi da queste pagine, perché la vicenda relativa all'attaccante tuttora di proprietà del Napoli e sotto contratto fino a giugno 2026 è stata una delle telenovele dell'estate. E nemmeno il suo sorprendente trasferimento in prestito al Galatasaray può placare i rumors che prontamente hanno ricominciato a circolare attorno al suo nome. Del centravanti nigeriano stanno parlando un po' tutti: lo ha fatto più recentemente il suo ex direttore sportivo Cristiano Giuntoli - “Andava ceduto prima”, ha dichiarato al Corriere della Sera – lo ha fatto qualche ora fa l'attuale uomo mercato azzurro Giovanni Manna (“Non ci ha chiamato nessuno del Milan”), in risposta al detto e non detto di qualche settimana fa di Zlatan Ibrahimovic. Ma alla fine ciò che conta è che sia lo stesso Osimhen a raccontare la sua di verità, possibilmente coi fatti.
DS NAPOLI: "MAI SENTITO IL MILAN PER OSIMHEN"
Ancora nessuna rete ad oggi, ma quattro assist ed un impatto immediato e chiaro sotto l'aspetto emotivo al suo approdo in Turchia: subito idolo dei tifosi, perché il suo arrivo è coinciso con una scossa elettrica di cui tutto l'ambiente – depresso per lo 0-5 in Supercoppa per mano del Besiktas di Immobile e l'eliminazione dai playoff di Champions League – ha subito beneficiato. Negli occhi c'è ancora quell'appoggio di petto per la rete di Mertens nel trionfo contro il Fenerbahce di Mourinho, nel primo confronto diretto della stagione. Certo, Osimhen non è arrivato ad Istanbul solamente per fornire passaggi, che peraltro non sono nemmeno la sua specialità, ma per aggiungere ulteriore qualità in un reparto offensivo in cui ci sarebbero già due centravanti di livello. Dagli arcirivali del Fenerbahce, da svincolato, è arrivato il belga Michy Batshuayi e contro il Paok Salonicco è tornato disponibile ed è tornato subito al gol.
RIECCO ICARDI, IL GALATASARAY VOLA ANCHE IN COPPA
Ed è proprio qui che si gioca il grande “equivoco” della complicata gestione che passa tutta nelle mani dell'allenatore Okan Buruk, chiamato ad intercambiare quattro giocatori che per molte squadre rappresentano un autentico lusso: Mertens, Osimhen, Icardi e Batshuayi. Tra campionato, Europa League e Coppa di Turchia le partite non mancano, ma nella conservazione dei sottilissmi equilibri di gruppo andrà inevitabilmente tenuta in conto la delicata situazione contrattuale del giocatore arrivato dal Napoli. A parole, il Galatasaray ha chiuso categoricamente ad un addio a gennaio, ma è pur sempre vero che la clausola abbassata a 80 milioni di euro, tasse comprese e valida solo per i club esteri, lo rende tecnicamente appetibile per le società inglesi o per il Paris Saint-Germain di turno.
IL MILAN SU OSIMHEN, IBRA NON SMENTISCE
In caso di permanenza in Turchia fino a giugno, la partita si riaprirebbe per altri interlocutori e tra questi come non annoverare la Juventus di Cristiano Giuntoli, che confida di raggiungere un'intesa circa il prolungamento di contratto di Vlahovic ma che al tempo stesso è tenuto ad osservare la situazione di Osimhen con particolare attenzione.
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DS NAPOLI: "MAI SENTITO IL MILAN PER OSIMHEN"
Ancora nessuna rete ad oggi, ma quattro assist ed un impatto immediato e chiaro sotto l'aspetto emotivo al suo approdo in Turchia: subito idolo dei tifosi, perché il suo arrivo è coinciso con una scossa elettrica di cui tutto l'ambiente – depresso per lo 0-5 in Supercoppa per mano del Besiktas di Immobile e l'eliminazione dai playoff di Champions League – ha subito beneficiato. Negli occhi c'è ancora quell'appoggio di petto per la rete di Mertens nel trionfo contro il Fenerbahce di Mourinho, nel primo confronto diretto della stagione. Certo, Osimhen non è arrivato ad Istanbul solamente per fornire passaggi, che peraltro non sono nemmeno la sua specialità, ma per aggiungere ulteriore qualità in un reparto offensivo in cui ci sarebbero già due centravanti di livello. Dagli arcirivali del Fenerbahce, da svincolato, è arrivato il belga Michy Batshuayi e contro il Paok Salonicco è tornato disponibile ed è tornato subito al gol.
RIECCO ICARDI, IL GALATASARAY VOLA ANCHE IN COPPA
Ed è proprio qui che si gioca il grande “equivoco” della complicata gestione che passa tutta nelle mani dell'allenatore Okan Buruk, chiamato ad intercambiare quattro giocatori che per molte squadre rappresentano un autentico lusso: Mertens, Osimhen, Icardi e Batshuayi. Tra campionato, Europa League e Coppa di Turchia le partite non mancano, ma nella conservazione dei sottilissmi equilibri di gruppo andrà inevitabilmente tenuta in conto la delicata situazione contrattuale del giocatore arrivato dal Napoli. A parole, il Galatasaray ha chiuso categoricamente ad un addio a gennaio, ma è pur sempre vero che la clausola abbassata a 80 milioni di euro, tasse comprese e valida solo per i club esteri, lo rende tecnicamente appetibile per le società inglesi o per il Paris Saint-Germain di turno.
IL MILAN SU OSIMHEN, IBRA NON SMENTISCE
In caso di permanenza in Turchia fino a giugno, la partita si riaprirebbe per altri interlocutori e tra questi come non annoverare la Juventus di Cristiano Giuntoli, che confida di raggiungere un'intesa circa il prolungamento di contratto di Vlahovic ma che al tempo stesso è tenuto ad osservare la situazione di Osimhen con particolare attenzione.
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