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Inter, Oaktree pronta alla rivoluzione: tre dirigenti verso l'addio e la Roma tenta Antonello
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DA ANTONELLO A DANOVARO - Il fondo statunitense ha deciso di mettere pesantemente mano ai settori ritenuti più strategici per la futura crescita commerciale del club: l’area corporate e quella della comunicazione. Il nome più altisonante, ma anche quello che potrebbe ancora giocare un ruolo chiave e quindi più in bilico è quello di Alessandro Antonello amministratore delegato dell'area amministrativa. Insieme a lui è in uscita anche Luca Danovaro, Chief Marketing Officer del Club e suo fidato braccio destro. Per quanto riguarda l’area comunicazione è ai saluti Matteo Pedinotti, che è a capo dell'intero settore, ma la cui figura è stata a lungo strettamente legata all'ex presidente e patron Steven Zhang.
ANTONELLO A ROMA - Gli indizi si rincorrono da tempo e in questi giorni, soprattutto per l'ad nerazzurro, si stanno intensificando. Non è un caso che la Roma, che a inizio stagione ha accettato le dimissioni di Lina Souloukou (dopo l'esonero di De Rossi e le tensioni sorte attorno a lei in città) abbia messo proprio Antonello in cima alla lista dei desideri. Qualche contatto c'è già stato e per questo non ha sorpreso la sua presenza nella capitale nella mattinata di ieri quando, con l'Inter di ritorno dalla trasferta di Champions a Berna, il dirigente non ha fatto rotta su Milano.
LA QUESTIONE STADIO E ULTRAS - I motivi di questa rottura sono principalmente legati a due tematiche: stadio e ultras. Oaktree vuole una svolta che porti in tempi rapidi sia alla creazione di un nuovo impianto, sia al taglio netto con la pubblicità negativa che sta derivando intorno al marchio da tutto ciò che sta filtrando dall'inchiesta "Doppia Curva". Non è un caso, infatti, che gli uomini Oaktree abbiano affiancato Antonello negli incontri sullo stadio e che abbiano scelto di far affiancare l'avvocato Cappellini con un avvocato penalista. Proprio i rapporti creati con le istituzioni da Antonello potrebbero però permettergli di mantenere ancora una chance di permanenza nella dirigenza interista.